Pescara. La giunta di Pescara guidata dal sindaco Carlo Masci, nel pomeriggio inoltrato di ieri, era ancora in attesa che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella apponesse la firma sul provvedimento licenziato il 13 maggio dal Governo – il cosiddetto Decreto Rilancio.
L’esecutivo comunale, riunitosi appositamente a palazzo di città, ha infatti esaminato e licenziato il testo della delibera che indica agli operatori economici e della ristorazione (bar, pub, ristorazione, gelaterie e pasticcerie) le modalità di accesso alle agevolazioni in materia di occupazione di suolo pubblico a seguito dell’emergenza da Covid 19; ma in assenza dell’emanazione da parte del capo dello Stato – e della conseguente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – la locale amministrazione non può evidentemente approvare l’atto in quanto lo stesso non avrebbe valore giuridico perché privo del supporto normativo dal livello centrale.
Qualsiasi altra interpretazione, come quelle fatte circolare in questi giorni per riferire di ritardi causati da fantomatiche divisioni in seno alla giunta Masci, è del tutto priva di fondamento e risponde solo a maldestri tentativi di strumentalizzazione politica che non hanno davvero i piedi per camminare. Il sindaco Carlo Masci e l’assessore al Commercio Alfredo Cremonese rassicurano gli imprenditori: alla delibera che riorganizza l’occupazione di suolo pubblico e che prevede importanti misure a vantaggio delle categorie interessate sia in ordine all’esonero dal pagamento della Cosap sia riguardo agli spazi disponibili per allocare sedie e tavolini, una volta che il Capo dello Stato avrà firmato la legge, sarà tempestivamente dato il via libera.