Teramo. E’ una ripartenza lenta quella che ha caratterizzato, a Teramo, la seconda parte della fase 2, con la riapertura di quasi tutte le attività. Nessuna fila ai bar, alcuni dei quali ancora chiusi e altri con poca gente seduta ai tavolini, o nei negozi, con qualche piccola eccezione per chi ha deciso di ripartire prevedendo qualche promozione o sconti. Pochissimi i ristoranti che hanno riaperto, quasi tutti caratterizzati dalla doppia attività di bar e servizio ristorante. La maggior parte lo farà nei prossimi giorni, ma probabilmente bisognerà aspettare fine mese per tornare a pieno regime.
Ad essere già pieni, ovviamente previa prenotazioni, parrucchieri e centri estetici che però, con le attuali norme, vedono di fatto dimezzata la clientela giornaliera. “Oggi qualche cliente è entrato. C’è chi è venuto a ritirare cose che aveva fatto mettere da parte e qualcuno a comprare ma senza provare – racconta Franca Labrecciosa, titolare di tre negozi di abbigliamento in centro – Io al momento riapro un solo negozio, poi vedremo come va. Il personale è in cassa integrazione e al momento non li faccio tornare perché se si ammalano la responsabilità è la mia. Se non si chiarisce questo punto ci sono tutta una serie di problemi”.
A confermare come la ripartenza proceda lentamente anche Dario Sfoglia, titolare di due negozi storici di borse in centro storico. “E’ una ripartenza molto lenta, tranquilla – sottolinea – commercialmente c’è chi ha cominciato con la scontistica. Se non aiutiamo le persone economicamente non ripartiamo. Oggi è come aprire un’attività commerciale nuova, ci vorrà almeno un anno e mezzo per tornare a
regime”.
Oggi sono ripartite anche le attività di parrucchieri e centri estetici, tra tante prenotazioni e mille
difficoltà. “Siamo ripartiti, si deve fare” – dice Valeria Calabrese, parrucchiera, “certo con le prenotazioni
larghe, perché bisogna garantire la massima sicurezza, se prima facevo venti clienti al giorno adesso ne faccio otto”. E se nei bar nonostante non ci fossero file qualche persona in più si è vista, per i ristoranti bisognerà aspettare i prossimi giorni. “La riaperture non potevano essere immediate – commenta Valerio Di Mattia, presidente di Aria (associazione ristoratori Abruzzo). Riavviare il servizio vuol dire anche far tornare i collaboratori in azienda, riallestire le cucine. Sicuramente ci sarà una graduale riorganizzazione e le riaperture arriveranno. Forse per il 3 giugno il settore sarà in buona parte riattivato” .


