L’Aquila. Via libera del Consiglio dei ministri al decreto-legge che introduce altre misure urgenti per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Le regole saranno in vigore dal 18 maggio al 31 luglio. Da domani non ci saranno più limitazioni per gli spostamenti all’interno del territorio della stessa regione, che non dovranno quindi più essere giustificati con l’autocertificazione.
-Rimane ancora vietato, fino al 2 giugno compreso, spostarsi in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Dal 3 giugno, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali legati al rischio epidemiologico in zone specifiche.
-Dal 3 giugno si potrà tornare a varcare i confini nazionali. Gli spostamenti da e per l’estero potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori.
-Resta vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
-Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgeranno nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni, contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.
-Da domani ripartono anche tutta una serie di attività tra cui negozi, bar e ristoranti e parrucchieri ed estetisti, che dovranno lavorare rispettando i protocolli e le linee guida del proprio settore di riferimento.
-Anche per le attività economiche, nel caso di una risalita dei contagi potranno intervenire provvedimenti statali.
-Sta alle Regioni monitorare con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale, e comunicare i dati al ministero della Salute, all’Istituto superiore di Sanità e al Comitato tecnico-scientifico.
-In relazione all’andamento della situazione epidemiologica, la singola regione, informando contestualmente il ministro della Salute, può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive rispetto a quelle disposte a livello statale.