Teramo. Un nuovo patto territoriale per affrontare la fase 2 e portare il territorio teramano fuori dalla crisi legata all’emergenza Coronavirus.
E’ quello siglato ieri mattina al Parco della scienza, dove l’assemblea dei sindaci, riunita dalla Provincia, ha votato all’unanimità un documento per far fronte tutti insieme alla fase 2. Il documento, proposto dalla Provincia e integrato dopo il confronto in aula con una serie di punti programmatici ritenuti prioritari, propone un approccio di metodo rispetto alle tante e drammatiche conseguenze socio economiche del lockdown e della crisi sanitaria non ancora superata, utilizzando l’assemblea
dei sindaci come luogo decisionale, costituendo gruppi di lavoro, monitorando le misure di Governo e Regione, programmando e progettando insieme delle proposte per il territorio.
“Dobbiamo giocare una partita nostra fermo restando la nostra totale adesione a quando già elaborato dall’Associazione dei Comuni e dall’Unione delle Province”, ha sottolineato il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura. “Una partita costruttiva e propositiva, se serve anche rivendicativa; farlo insieme avrà un peso specifico molto diverso rispetto alle singole e legittime azioni che ogni ente locale può fare”.
Tra gli argomenti prioritari che saranno affrontati nei tavoli di lavoro ci sono in particolare le risorse straordinarie per gli enti locali per l’abbattimento delle tasse locali; il potenziamento dell’offerta sanitaria; un protocollo unico sanitario; la ricostruzione post sisma; la richiesta alla Regione di un percorso condiviso con i Comuni e la Provincia nella rimodulazione dei fondi Masterplan; la difesa dei presidi economici con particolare riferimento alla crisi della Popolare di Bari; zona rossa, impresa e lavoro; poteri commissariali ai sindaci come già chiesto dall’Anci; ascolto su tutte le problematiche riguardanti le modalità di ripresa delle lezioni per il nuovo anno scolastico.
Un focus particolare sarà dedicato alla filiera del turismo, che in provincia di Teramo interessa tutti i sette comuni della costa, i borghi, l’area montana e che in sinergia con l’agricoltura rappresenta una risorsa peculiare e specifica trainando anche commercio e artigianato. “Questo è un settore dove il nostro territorio può rivendicare una vera specificità. I problemi nell’immediato sono tanti”, ha evidenziato il consigliere provinciale Lanfranco Cardinale, con l’estate alle porte e l’impossibilità per tanti, dagli stabilimenti balneari agli alberghi ai ristoranti, di poter contare su un utile e garantire i posti di lavoro. Attenzione massima, quindi, ma anche uno sforzo progettuale per tornare ad attrarre turisti e visitatori. Soprattutto in questo caso un progetto che veda insieme tutti i Comuni per la prima volta costa, montagna borghi e città avrà un forte valore aggiunto”.