L’Aquila. “Nell’ultima bozza del “Decreto Rilancio” risulta barrato l’intero articolo a favore della mobilità sostenibile, essenziale per garantire la sicurezza e la salute in questa fase di transizione in cambio una serie di ulteriori e più stringenti vincoli normativi spudoratamente spacciati per agevolare la mobilità in bicicletta proposti dal Mit”. Questa la dura presa di posizione di Legambiente Abruzzo che si unisce ad un coro di critiche di svariate associazioni in riferimento alle disposizioni sulla mobilità sostenibile contennute nell’ex “Decreto Aprile” adesso divenuto “Decreto Sviluppo”.
“Mentre il resto d’Europa punta sulla mobilità sostenibile in maniera decisa e stanzia fondi ingenti per la messa in sicurezza di pedoni e ciclisti – lamantano gli ambientalisti – il DL Rilancio assume l’approccio inverso: niente più bike lane, niente più linee di arresto protette agli incroci e i mobility manager di enti e aziende restano le figure ininfluenti come sono tuttora. Misure queste già al ribasso rispetto alle aspettative di associazioni e movimenti del settore, che chiedevano e confermano la necessità di introdurre subito nel Codice della Strada anche le norme del doppio senso ciclabile e delle corsie condivise bus+bici”.
“Le principali Città Metropolitane, che maggiormente hanno sofferto per l’epidemia e stanno affrontando la crisi del trasporto pubblico (Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli), stanno procedendo speditamente – anche sulla base delle promesse del Governo – alla costruzione della rete ciclabile d’emergenza, si trovano sole di fronte all’emergenza ad affrontare il clamoroso voltafaccia del Governo in tema mobilità”.
“Se, di tutte le roboanti promesse, alla fine rimarrà solo un incentivo all’acquisto di biciclette e monopattini, come sembra dalle indiscrezioni che leggiamo sui giornali, e delle inaccettabili “linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile” spacciate dal Ministero come soluzione ma che addirittura mettono fuori legge gli interventi stradali per le bici che i Comuni realizzano già da tempo, avremo assistito all’ennesima presa in giro di chi chiede ai cittadini di spostarsi in bici ma non dà il quadro normativo e le risorse necessarie a farlo per davvero”.
“Il messaggio del Governo appare chiaro più che mai: andate a piedi, in bicicletta e usate la micromobilità, ma fatelo a vostro rischio e pericolo”, chiosa ironicamente Legambiente Abruzzo.