L’Aquila. I modelli di autocertificazione per motivare gli spostamenti sul territorio a seguito dell’emergenza Covid-19 non sono legittimi, in quanto prevedono di dover dichiarare di non essere sottoposti a misure sanitarie, con il rischio di incorrere in procedimenti penali.
Lo sostiene il presidente della Camera penale di Isernia, Francesco La Cava, in un’intervista a Telemolise. “Quello che contestiamo” ha detto “consiste nel fatto che le autocertificazioni, secondo il Dpr 445/2000, sono dichiarazioni spontanee, mentre quelle che vanno oggi sottoscritte sono già predisposte”. Il legale fa notare che l’art.49 del Dpr stabilisce, tra l’altro, che i certificati medici, sanitari, veterinari ‘non possono essere sostituiti da altro documento’.
“Sottoscrivendo queste autocertificazioni” osserva “si è esposti al rischio di procedimento penale”. Inoltre, nell’autocertificazione reperibile sul sito del ministero dell’Interno “non è indicato che fine fanno quei dati personali”. La Cava ha anche comunicato la predisposizione da parte della Camera penale di Isernia, gratuita per tutti i cittadini, dove “sinteticamente è indicato solo il motivo per cui si esce, senza alcuna dichiarazione che esponga la parte a reato penale” con “il consenso al trattamento dei dati personali solo per i fini per cui è rilasciata l’autocertificazione”.
Intanto per chi è incappato in sanzioni “molto probabilmente faremo un modello di ricorso. Qualora ricorrano i presupposti, il cittadino può utilizzarlo”.