“Con l’Ordinanza n.39” spiega Taglieri “il presidente Marsilio ha dato mandato alle strutture preposte all’effettuazione del prelievo di campioni, sia in ambito ospedaliero che territoriale, di utilizzare la App di Tracciatura Tamponi della Regione Abruzzo predisposta dal Servizio Informatico Regionale. Tale sistema avrebbe creato un codice identificativo ad hoc, unico a livello regionale, in modo da inserire i risultati sulla App contestualmente alla refertazione. Una soluzione che avrebbe dovuto garantire velocità sia nei risultati che nel rintracciare la persona a cui è stato fatto il test per comunicargli i corretti comportamenti del caso. Eppure già dai primi giorni di aprile emergono, come riportato dagli organi stampa, le prime gravi carenze e soprattutto nel territorio di competenza della Asl Lanciano-Vasto-Chieti si registrano ritardi considerevoli. E mentre il DG Thomas Schael cercava giustificazioni, parlando di ingorghi e di un numero eccessivo di tamponi, le rivelazioni lette sulla stampa e riferite all’Assessore Verì indicavano uno scenario grave: cioè che i codici identificativi dei tamponi erano diversi rispetto a quelli delle altre Asl”.
“Ciò che, allo stato attuale, risulta difficilmente comprensibile” prosegue “è la scelta, in contraddizione con quanto previsto dal Governo regionale, della Asl Lanciano-Vasto-Chieti di utilizzare come App per contattare telefonicamente i pazienti, e avere un riscontro sulle loro condizioni di salute, la “sm@rtAlert” della società I-Tel di Roma. Si tratta di uno strumento citato sul blog di Massimo Mangia, che già in passato ha avuto collaborazioni con Schael. Tuttavia sull’albo pretorio corrente e storico della stessa Asl, non risultano presenti delibere riferite o riferibili a questo software, alla I-Tel o a Massimo Mangia. È presente solamente un avvisto, in data 11 marzo, della UOC Acquisizione Beni e Servizi, per la fornitura di sistema di recall per sorveglianza sanitaria attiva di pazienti positivi al Coronavirus, in affidamento diretto alla INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI I-TEL S.r.l. per euro 25.000,00 al netto dell’IVA. Rimane il fatto che si sia creata una situazione di promiscuità tra due sistemi diversi che ha generato inutile confusione, tale da essere potenziale concausa dei ritardi registrati e fatti pagare sulla pelle degli abruzzesi”.