L’Aquila. “Questa partita non si vince per decreto e la responsabilità individuale è fondamentale per questa seconda fase: il coronavirus non verrà mai battuto da un atto di governo e non basta un’ordinanza o un decreto, sono strumenti messi in campo che servono, ma quello che conta davvero e il comportamento di ciascuno e non potranno essere i controlli a determinare l’esito di questa sfida”. Lo ha afferma il ministro della Salute Roberto Speranza a ‘Mezz’ora in +’ su Rai3.
“Prevale in me un sentimento di grande preoccupazione perchè siamo ancora dentro la cris”, continua il ministro,” vorrei che non passasse il messaggio che è tutto finito e che da domani ripartiamo come se il virus non ci fosse mai stato. Purtroppo l’epidemia è ancora in corso anche se si sta in qualche modo riducendo, ma guai a pensare che è finito tutto. Ci vuole ancora la massima prudenza e quando firmiamo atti o dpcm non possiamo guardare all’umore del momento e non possiamo inseguire il consenso, ma abbiamo bisogno di fare scelte non facili e che probabilmente non ci porteranno consenso, ma la prudenza è fondamentale”.
“Dobbiamo decidere”, continua il ministro Speranza,” sulla base dei dati scientifici, che ci dicono che questo virus è ancora molto pericoloso. Abbiamo scelto un metodo: abbiamo immaginato che la lettura di questa fase dell’epidemia da parte degli scienziati ci potesse guidare, poi”, precisa,” è chiaro che la politica decide. Ma non possiamo decidere sulla base di un sentimento comune diffuso, bensì sulla base dei dati scientifici, che ci dicono che questo virus è ancora molto pericoloso. Mi pesa che le scuole non riaprano, ma se noi sbagliamo la misura di questo primo passo che parte domani”, avverte il ministro della Salute,”rischiamo di azzerare e vanificare i sacrifici fatti finora”.