L’Aquila. “Avevamo fatto una conferenza dei capigruppo stabilendo di approfondire tutte le criticità sulla riapertura dei canieri della ricostruzione. Eravamo tutti d’accordo che il 4 di maggio non ci fossero le condizioni perché occorre del tempo per organizzare la macchina dei controlli, il chi fa cosa.
Non c’è tempo, domani è festa. E’ la follia più totale”. Il consigliere comunale dell’Aquila Roberto Silveri, del gruppo Misto, esprime con parole forti il dissenso sulla ordinanza con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha di fatto sancito la riapertura per il prossimo 4 maggio la riapertura dei cantieri della ricostruzione post terremoto del capoluogo regionale e nel cratere sismico. Biondi, secondo quanto riferito da Silveri, ha annunciato di aver firmato la ordinanza nella seduta online del consiglio comunale, peraltro ancora in corso, e poi ha lasciato i lavori.
A quel punto, tutti i gruppi ad eccezione del gruppo di Fratelli d’Italia, il partito del primo cittadino, e le opposizioni sarebbero insorte contro la decisione del sindaco. “Non erano questi gli accordi, tutti hanno manifestato la contrarietà e la preoccupazione -spiega ancora il consigliere di centrodestra – Oltre alla follia c’è poi lo sgarbo istituzionale di portare all’attenzione del consiglio comunale un provvedimento così importante per la città, per sentirsi dire poi ‘andate a parlare con il segretario’. Il premier Conte al confronto è un dilettante. Immaginatevi il presidente del consiglio che entra in parlamento, tira fuori il dpcm e poi dice: ‘vabbè, in questo momento ho da fare, parlate con i tecnici’. E’ un comportamento grave, che va stigmatizzato”, spiega ancora Silveri. Il consigliere comunale ha chiesto al presidente del consiglio comunale di mettere a votazione da parte dell’assemblea un parere non vincolante perché il consiglio comunale rappresenta la città.