L’Aquila. Il Tribunale amministrativo regionale dell’Aquila ha rigettato l’istanza di revoca che il Comune dell’Aquila ha inoltrato oggi circa il ricorso di una famiglia di origini pugliesi esclusa dal bando per la distribuzione dei buoni alimentari, nell’ambito dell’emergenza economica dovuta al coronavirus.Il Comune aveva chiesto stamane che fosse revocato il Decreto cautelare con cui si ammetteva la famiglia al bando per i buoni, perché con il nuovo Decreto del governo, firmato ieri, è “stata introdotta la libertà per chicchessia di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Secondo l’ente, la famiglia bisognosa “non ha più ostacoli nel fare ritorno nella sua città d’ origine”, anche perché il minore in età scolastica, iscritto a una scuola media della città, può seguire le attività didattiche a distanza.
Un atteggiamento, quello del Comune dell’Aquila, a cui ha prontamente risposto il Tar, non solo rigettando la richiesta di ritiro del Decreto emesso la scorsa settimana, ma che: “la distribuzione dei buoni alimentari presso le famiglie bisognose non può e non deve essere sospesa”.
Nella replica del Tar, infatti, si legge testualmente che il presidente Umberto Realfonzo “respinge la richiesta di revoca della misura cautelare del decreto cautelare monocratico n.79/2020 nei sensi di cui sopra e per l’effetto conferma l’immediata ammissione con riserva della ricorrente a partecipare al bando […] con l’avvertenza che non si ravvisano ragioni di diritto, connesse con il predetto decreto n. 79, per sospendere l’erogazione della misura assistenziale nei confronti di tutti gli altri nuclei familiari esposti agli effetti economici provocati dal Coronavirus“.


