L’Aquila. Ad oggi il 69% degli operatori sanitari infetti in Italia è donna. “Questo potrebbe essere giustificato dalla più alta percentuale di donne in questa categoria professionale ma ulteriori studi saranno necessari per poter giungere a delle conclusioni”. È quanto emerge dal Primo piano diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità su ‘Differenze di genere in COVID-19’ che approfondisce alcuni aspetti anticipati in conferenza stampa ieri, durante l’appuntamento settimanale sull’analisi epidemiologica.
In particolare, in base all’ultimo Bollettino Sorveglianza Integrata del 23 aprile, l’Iss rileva che in Italia la percentuale di letalità per gli uomini è circa il doppio di quella delle donne: rispettivamente 17,1% e 9,3% mentre sui tassi di infezione suddivisi per sesso in Italia, come in altri Paesi, tra cui Belgio, Olanda, Portogallo e Danimarca è stata riportata una maggiore percentuale di casi tra le donne.
La conoscenza delle differenze è utile per identificare strategie preventive e bersagli terapeutici specifici.