L’Aquila. “La sospensione dell’affitto per gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, le cosiddette case popolari, costituisce espressione di sensibilità alle problematiche sociali in un particolare e drammatico momento storico”.
È quanto dichiarano i presidenti delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater), di Teramo, Maria Ceci, dell’Aquila, Isidoro Isidori, di Lanciano, Fausto Memmo, in merito alla norma per la sospensione degli affitti nelle case Ater, inserita nel “Cura Abruzzo”, il provvedimento che prevede misure di sostegno a famiglie e imprese danneggiate dalla emergenza covid. La legge n. 9 del 06.04.2020 pubblicata sul Bura il 07.04.2020, proposta dalla Lega, è stata approvata dalla maggioranza regionale di centrodestra nella seduta del Consiglio regionale del 6 aprile scorso. La sospensione si protrarrà fino al 31 luglio prossimo: gli affittuari verranno informati per tempo sulle modalità di pagamento degli affitti sospesi che saranno recuperati in un massimo di sei mesi entro il 31 dicembre prossimo.
I tre presidenti, nel concordare sulla importanza della misura, sottolineano “di aver con immediatezza sostenuto la proposta, non tirandosi indietro di fronte agli importanti oneri organizzativi, per dare corso all’input politico teso a dare una risposta concreta alla collettività”.
“È un primo di una serie ulteriore di provvedimenti promossi dalla Regione, diretti ad alleggerire il peso drammatico della situazione di emergenza sulla collettività”, spiegano ancora i titolari delle tre aziende regionali.
“Aver previsto anche l’Ater tra gli enti destinatari della misura agevolativa è espressione da parte della Regione di forte vicinanza a quanti vedono sommarsi ai disagi già causati dalla emergenza sisma anche quelli provocati dall’emergenza Covid 19”, chiarisce la dottoressa Ceci.
L’avvocato Isidori, nel ringraziare la Regione “che ha dimostrato di comprendere le esigenze vere della collettività” confida “che la pronta risposta degli uffici amministrativi dell’Ater sia adeguata alla velocità della decisione della Regione” e si riserva “di valutare nell’ambito della propria autonomia ulteriori soluzioni di sostegno, rendendo minimo il sacrificio restitutorio”.
Il presidente spiega “che è importante dare risposte concrete sul territorio in un momento così difficile, la Regione attraverso le Ater dà un segnale importante e di vicinanza alle famiglie più bisognose con un aiuto economico concreto. La sospensione dei canoni consentirà di attraversare il periodo del Covid 19 con una difficoltà in meno e avendo maggiori disponibilità economiche. Una scelta di buonsenso, una scelta vicina agli Abruzzesi”.
I presidenti delle Ater dell’Aquila, Teramo e Lanciano, informano anche che da tempo hanno dovuto coordinare le attività dei propri dipendenti, in conseguenza della situazione emergenziale che ha limitato gli accessi negli uffici e la presenza di personale presso le sedi. “Proprio in conseguenza dei provvedimenti normativi nazionali e regionali, finalizzati a ridurre il rischio contagio, sono state adottate delibere di urgenza per regolare lo svolgimento del lavoro agile in emergenza, nella consapevolezza della preminenza della tutela della salute del proprio personale e dei loro familiari – spiegano -, il tutto, comunque, garantendo la funzionalità dell’Ente anche al di fuori dei locali aziendali, avendo sempre a cuore la migliore produttività ed efficienza nel rispetto dei propri inquilini”.