L’Aquila. “Mio padre diceva ‘vale più una pioggia da aprile a maggio che un carro d’oro e chi lo tira’. E’ stata una manna dal cielo, la terra era molto secca, buona parte del raccolto dovrebbe essere salva, a differenza delle piante di frutta danneggiate dalla gelata di qualche giorno fa”.
Così Dino Rossi, imprenditore agricolo che opera nel territorio aquilano, sulla pioggia che nelle ultime ore ha interrotto il periodo di siccità che ha minato seriamente i raccolti degli agricoltori. “Se non gela siamo a cavallo, nel senso che riusciremo a limitare i danni – spiega ancora l’agricoltore, presidente dell’associazione Cospa – Infatti, nonostante i danni alla frutta, non sono stati compromessi frumento, grano e vigneti”.


