L’Aquila. “La battaglia” contro il Covid19 “non è già vinta”. A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza a Circo Massimo su Radio Capital. “Vediamo alcuni dati che sono incoraggianti, che segnalano che le misure adottate hanno portato dei benefici”, prosegue il ministro, “c’è un alleggerimento sulle strutture ospedaliere, da due settimane c’è una riduzione dei posti occupati per Covid in terapia intensiva. Eravamo arrivati a oltre 4.000 posti letto in terapia intensiva occupati per Covid, ieri sera siamo arrivati a poco più di 2.600. C’è una tendenza che va nella direzione giusta ma guai a pensare che il pericolo sia scampato e che sia tutto finito. È un fenomeno drammatico che ha toccato tutti i Paesi del mondo”.
“Vedere le fosse comuni negli Usa dà il senso della drammaticità”, continua Speranza, “i numeri dei principali Paesi europei sono molto alti. L’Italia è stato il primo Paese a pagare un prezzo enorme. Attenzione a immaginare che il pericolo sia scampato. Se commettiamo questo errore finiremo per vanificare il sacrificio enorme che i cittadini hanno fatto”. Per il ministro, “questi sacrifici fatti dalle persone non sono stati inutili: stare a casa, rinunciare alle abitudini sociali, bloccare iniziative imprenditoriali, hanno consentito di salvare la vita a migliaia di persone. Il prezzo pagato dall’Italia e dalla stragrande maggioranza dei paesi del mondo alla fine sarà un pezzo altissimo”, conclude, “ma queste misure e i sacrifici fatti hanno consentito di salvare la vita a migliaia di persone”.


