L’Aquila. Iperbimbo L’Aquila ha riaperto le porte. Dal 14 aprile è stato possibile riprendere il commercio al dettaglio di prodotti di abbigliamento per bambini e neonati. Lo store aquilano dedicato al mondo di prima infanzia si è quindi rimesso in marcia ma non senza incontrare criticità. A una settimana dalla riapertura, abbiamo sentito Gaetano Miranda, noto imprenditore del territorio e titolare dell’attività insieme alla moglie, per capire come stava andando, e quello che ci ha detto ci ha lasciato senza parole…
“Nel nostro negozio si vendono beni di prima necessità (latte, vestiti etc) ma è presente anche un ampio ventaglio di altri prodotti. A differenza di tanti altri, che sono costretti ancora a restare chiusi, abbiamo potuto riaprire, è vero. Ma a quali condizioni? Cosa è considerato bene di prima necessità e cosa non lo è? Un giocattolo o un vestitino nuovo, per una mamma che viene a comprare il latte e vuole portare un pensiero al suo bimbo chiuso in casa con lei da settimane, cosa è? Siamo in un periodo di profonda incertezza che porta gli imprenditori a lavorare in uno stato di totale confusione, in quanto non esistono direttive chiare e non ambigue. Si creano, così, situazioni paradossali, di clienti che vengono a comprare beni per l’alimentazione o l’igiene intima dei bambini, e che ci lasciano pagati articoli in teoria”accessori” ,che dobbiamo poi in qualche modo andare a portare noi a domicilio”.
“Per far sorridere i bambini in un momento complesso come quello che stiamo tutti vivendo, ho deciso allora di indossare in prima persona le vesti di addetto alle consegne, girando l’intera provincia per portare nelle case dei nostri clienti – sempre nel rispetto delle regole – giochi e prodotti che non si possono acquistare direttamente in negozio”.
L’attività si svolge ovviamente nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie: uso di dispositivi di protezione e distanza tra i clienti. Nonostante la marcia non sia stata ancora ingranata del tutto, lo spirito e gli obiettivi di Iperbimbo L’Aquila non vengono a mancare.“Nonostante le difficoltà”, ha concluso, “ci stiamo adoperando con tutte le nostre forze: è una gioia vedere sorridere i più piccini. E davanti a periodi critici come questi, siamo stati abituati a lottare e a non gettare facilmente la spugna”.