Quando ripartirà l’università? Il metodo delle lezioni a distanza potrà mai sostituire il contatto docente-studente, emblema del mondo dell’insegnamento? Numerosi i temi toccati nell’intervista con il rettore dell’Università di Roma, la Sapienza, Eugenio Gaudio. Ospite nella diretta serale di Raffaele Castiglione Morelli, su Abruzzolive, il rettore ha espresso una possibile apertura delle strutture della Sapienza a Giugno con lauree e didattiche di laboratorio, ma ovviamente non lezioni con grandi assembramenti. “Penso che potremmo riprendere a giugno alcune attività didattiche di laboratorio, esame e tesi di laurea con presenza, ma con distanziamento e le giuste misure di sicurezza”, afferma il rettore, “la didattica online, per quanto efficiente e importante, non potrà mai sostituire il vero insegnamento, ossia il rapporto tra docente e discente e viceversa. Lì si crea l’humus della crescita culturale, si trasmette l’ordine gerarchico dell’importanza delle cose e la passione per quello che si fa”.
Il 1° novembre 2019, il rettore ha ricevuto un premio nella città di Wuhan, proprio dove è iniziata la pandemia. Sull’emergenza sanitaria in Italia e nel mondo ha commentato così: “la Cina ha reagito con un lockdown molto rigoroso, grazie all’organizzazione della loro società dove è più facile limitare le libertà democratiche. È chiaro che nei sistemi più democratici che sono in Europa e Italia ci sono state più difficoltà, ma devo ammettere che sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’atteggiamento degli italiani, specie nel centro-sud”. Sulla reazione del mondo dell’istruzione: “Di fronte al questa emergenza il mondo universitario italiano ha reagito prontamente e dalla didattica tradizionale si è passati a quella a distanza”, continua, “i dati dell’Istat dicono che più di un terzo della popolazione non ha un pc in casa. Nella Sapienza non abbiamo fortunatamente riscontrato grandi problemi, perché gran parte degli studenti ha modo di partecipare alle lezioni a distanza. Ben oltre il 95% dei corsi della Sapienza sono attivi online e addirittura sembra abbiamo avuto un aumento della presenza degli studenti”.
Il rettore Gaudio è stato anche preside all’università di Medicina e Chirurgia de L’Aquila e ha ricordato con piacere il suo periodo nel territorio abruzzese “Sono stato all’Aquila oltre dieci anni. Amo l’Abruzzo, è una regione ricca dal punto di vista culturale, del territorio ed eno-gastronomico. Conservo dentro di me un bellissimo ricordo”. Per cui nel finale dell’intervista, ha lanciato un messaggio a tutti gli studenti universitari: “Sono convinto che le difficoltà fanno crescere le persone perché mettono in moto le caratteristiche migliori”, continua, “siamo abituati a quasi 80 anni di vita senza guerre e benessere economico, con crescita economica che ha dato quasi illusione all’uomo di essere padrone all’uomo del mondo e del destino. Io dico ai nostri studenti in rebus adversis si può crescere e affrontare le difficoltà della vita in modo più consapevole. @RaffaeleCastiglioneMorelli
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