L’Aquila. L’Ordinanza 36/2020 emanata dal presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio, ha sancito la possibilità di “manutenere aree pubbliche e private, compresi: orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, per interventi urgenti anche finalizzati alla manutenzione e la prevenzione di danni all’incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale, sempre nel rispetto delle richiamate misure di comportamento finalizzato al contenimento del contagio “. L’atto ha suscitato polemiche e alimentato, secondo il parere di molti, incertezza e ambiguità. Sulla questione è infatti intervenuto il Consigliere Regionale Pd, Pierpaolo Pietrucci, definendo che”in questo periodo l’incertezza e l’ambiguità sono avversari temibili tanto quanto i ritardi e le manchevolezze in campo sanitario e di gestione della pandemia. Dispiace constatare come, a scadenza regolare, siano diventate lo strumento di gestione amministrativa della nostra Giunta Regionale d’Abruzzo. Mi riferisco, con tutta evidenza, all’Ordinanza 36/2020 del presidente della Giunta Regionale Marsilio, che ha appena siglato un documento apparentemente a favore degli agricoltori, disponendo con carattere estensivo e in deroga ai provvedimenti nazionali, la possibilità di “… manutenzione di aree pubbliche e private, compresi: orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, per interventi urgenti anche finalizzati alla manutenzione e la prevenzione di danni all’incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale, sempre nel rispetto delle richiamate misure di comportamento finalizzato al contenimento del contagio”.
“La risonanza che l’Ordinanza ha avuto chiarisce quanto questo argomento sia importante per la Regione e come sia fondamentale per chi, nelle aree rurali possiede orti e campi anche a livello hobbistico e di sostentamento familiare. Purtroppo però chiarisce solo questo. L’atto ha piuttosto alimentato incertezza ed ambiguità anche a livello di amministrazione locale, non chiarendo neanche ai sindaci dei piccoli comuni cosa voglia dire “manutenzione”, se comprenda o no la coltivazione. Non chiarisce come e quando”, continua Pierpaolo Pietrucci,” i proprietari dei fondi che hanno i terreni fuori dal comune di residenza possano accedervi, senza incorrere nelle sanzioni disposte dal governo nazionale, né come l’atto venga recepito ed attuato dalle forze preposte al controllo”.
“Ciò che si evince, è la fretta di emanare un documento su pressione, pure giustificata, dei portatori di interesse. Chiedo dunque con urgenza maggiore puntualità. Si chiariscano i termini ambigui, i Km che si possono percorrere; si chiarisca se l’Atto regionale, estensivo rispetto alle disposizioni nazionali e non restrittivo, possa o meno essere impugnato dal governo. Chiediamo inoltre”, conclude Pierpaolo Pietrucci,” a Emanuele Imprudente, vice presidente con delega all’agricoltura, di farsi portavoce dei dubbi di sindaci e privati cittadini, presso la Giunta e presso i Prefetti, per evitare, al di là dei proclami e dei sensazionalismi, sanzioni e ulteriori danni al settore”.