Pescara. Da domani il DPCM firmato da Giuseppe Conte dà il via libera, tra le altre attività, alla riapertura delle librerie, ma Marco Forconi, proprietario di un negozio nella stazione centrale di Pescara, ha scelto di non uniformarsi, seguendo l’esempio di alcune regioni del Nord. “Una persona va in libreria per sfogliare i libri e questo non deve essere assolutamente permesso in un momento di pandemia, quando il contagio si nutre del contatto e il virus vive per alcuni giorni sulle superfici degli oggetti”, ha dichiarato il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Sulla stessa linea il consigliere del Comune di Montesilvano Marco Forconi (FdI): “Comunico che, unitamente a tutti i colleghi di Pescara e Montesilvano, il giorno 14 aprile non riaprirò la libreria Rusconi posta all’interno della stazione centrale.
Dal punto di vista aziendale la situazione non è certamente delle migliori, tuttavia, da amministratore pubblico con deleghe specifiche in merito alla sicurezza urbana, mi trovo in totale disaccordo con la scelta, inopportuna e priva di logica, del governo centrale. In Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna i rispettivi governatori hanno ordinato la proroga di chiusura delle librerie.
Riapriremo quando sussisteranno le condizioni di sicurezza e commerciali minime tali da poter garantire un servizio ottimale o, quanto meno, decente.
Ai soliti tuttologi e ventisettisti che ritengono di potermi e poterci impartire lezioni commerciali scelgo di non replicare, soprattutto su Facebook, dove il livello di interazione comunicativa raggiunge, troppo spesso, livelli decisamente ignobili”.