L’Aquila. “La fase due la attiverei in maniera oculata e graduale con persone molto ben educate ed edotte sulle misure da mantenere, non dobbiamo scherzare”, così interviene il primario del reparto di rianimazione dll’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Franco Marinangeli, facendo il punto della situazione della emergenza coronavirus.
Marinangeli è stato tra i protagonisti principali della riapertura a tempo di record del cosiddetto G8, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore, realizzato per l’evento mondiale che si è svolto all’Aquila dopo il terremoto del 2009, dove è stato insediato il covid hospital con 14 posti di terapia intensiva, quasi tutti occupato da pazienti provenienti da fuori L’Aquila e provincia. “Al di là dei messaggi tranquillizzanti le terapie intesive sono piene di pazienti covid, non abbiamo il picco dei primi giorni, ma anche se non sono oberati come nelle settimane scorse, i positivi gravi entrano ed escono con i posti che sono sempre occupati “, spiega ancora Franco Marinangeli.
“Quindi, massima attenzione, non è vero che la sitazione è stato controllo per il calo dei contagi, è più tranquillizzante ma il fatto che la curva sia discendente, non significa nulla, non bisogna abbassare guardia e rispettare in maniera ferrea le regole”, conclude Franco Marinangeli, uno dei medici maggiormente in prima linea in Abruzzo.