L’Aquila. “Gli assessori Febbo e Campitelli hanno anche il coraggio di rispondere, di parlare e di giustificarsi quando l’unica cosa che dovrebbero fare è dimettersi perché oltre a non dire il vero, dimostrano anche, o fanno finta, di non conoscere neanche le norme”. Inizia così la risposta dei circoli del Pd di Atessa, del Pd provinciale di Chieti, del Pd Abruzzo e del gruppo regionale, agli assessori Febbo e Campitelli . “Ma su una cosa però hanno ragione”, sottolineano i Dem, “quando parlano di controtendenza. In una sola notte infatti ad Atessa hanno portato via tutto. Detto questo, gli assessori Febbo e Campitelli sanno più di noi che non c’è nessuna programmazione Covid-19 da parte della Regione Abruzzo dove l’epidemia non ha toccato, e fortunatamente, i livelli del nord solo grazie alle misure di distanziamento sociale predisposte dal Governo per l’intera nostra Nazione”.
“La verità è che la Regione Abruzzo”, precisano, “in questa grave emergenza sanitaria, ha lasciato soli i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e hanno lasciato la Sanità senza una governance adeguata nonché rispettosa e degna dell’emergenza dalla quale siamo stati investiti e il tutto tra l’altro nelle mani di un manager che ha lasciato per oltre un anno la Asl Lanciano Vasto Chieti senza un direttore sanitario e che continua a mettere in atto bizzarrie su bizzarrie”.
“Ricordiamo inoltre o meglio facciamo notare agli assessori Febbo e Campitelli”, chiosano, “che non occorre nessuna approvazione da parte del Ministero per l’ospedale di Atessa quale area disagiata perché l’Abruzzo, forse a loro sfugge o vogliono solo gettare fumo negli occhi degli abruzzesi, non è più commissariata e di certo questo non grazie a loro o ai loro precedenti “amici”.
“Gli assessori Febbo e Campitelli hanno pertanto la disonestà intellettuale di sostenere che la precedente Giunta regionale”, concludono, “commissariata per colpa dei loro “amici”, era autonoma e che invece l’attuale Giunta , non commissariata e non grazie a loro, sia non autonoma nel prendere decisioni. Una falsità e una presa in giro per Atessa e per gli abruzzesi. Basta dunque con le falsità e iniziate a ridare dignità alla sanità e all’Abruzzo.”

