Un nuovo test biologico, ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti contagiati da Covid-19, è pronto per essere rilasciato entro la fine di aprile. Lo ha annunciato la DiaSorin, multinazionale specializzata nel campo delle biotecnologie, che ha spiegato di aver portato a termine tutti gli studi necessari presso il Policlinico San Matteo di Pavia e di essere, quini, in attesa del marchio CE, fondamentale per la sua commercializzazione.
Il test avrebbe lo scopo di individuare i contagiati asintomatici che ha contratto il virus ma che non manifestano sintomatologia. Lo stesso avverrebbe mediante l’esecuzione di un tampone e di un successivo esame di diagnostica molecolare. A spiegarne funzionamento e necessità è stato Fabrizio Bonelli, chief scientific officer della DiaSorin, che ha sostenuto come si renda fondamentale un censimento della popolazione affetta da Coronavirus, al fine di avere un maggiore controllo e, quindi, una reale contezza della proporzione dei cittadini infettati.
“Lo scopo del test è stabilire se un soggetto è stato esposto al virus attraverso la determinazione della risposta immune. Usandolo possiamo stimare quale sia stata la circolazione del virus nella popolazione, determinare se un soggetto sintomatico ha avuto un’esposizione, eseguire lo screening dei donatori di sangue convalescenti per la purificazione degli emoderivati e verificare se una persona ha un certo grado di protezione”, ha spiegato Bonelli.
Intervenuto a Sky Tg24, Fausto Baldanti, virologo del Policlinico San Matteo di Pavia, ha affermato che “il suo utilizzo ci permetterà di ottenere due informazioni fondamentali: quanto il virus ha circolato e quante persone possono ritenersi immuni. Questa carta d’identità non può basarsi su tutti gli anticorpi, ma solo su quelli in grado di bloccare il virus. Il test di DiaSorin ci permetterà di compiere gli studi di larga scala necessari”. “La pandemia generata dalla diffusione del Coronavirus ci sta spronando a dare risposte rapide ed efficaci alle diverse necessità dei laboratori e degli ospedali”, ha dichiarato Carlo Rosa, ceo del gruppo DiaSorin, mediante una nota.