
In realtà si tratta di un colpo di spugna a favore delle imprese e contro i cittadini e gli interessi della collettività. Come si fa a prevedere che tutti contenziosi di privati con la Regione e società, agenzie, enti e aziende regionali saranno risolti transattivamente? A chi devono restituire favori la giunta e i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia? Come si può approvare una norma del genere senza dibattito e confronto pubblico? Con che faccia si strumentalizza il coronavirus per una porcheria del genere?
Mentre a Roma Salvini e Meloni chiedono a governo di condividere scelte, all’Aquila la giunta Marsilio viola persino il principio della concertazione sancito dallo Statuto regionale e non discute questo provvedimento con i sindacati, le organizzazioni di categoria, le università e le associazioni che tutelano interessi diffusi.