Lanciano. Dopo le dichiarazioni del ministro Bonafede e del Capo DAP Basentini sulla consegna dei Dpi al corpo di Polizia penitenziaria le Organizzazioni sindacali abruzzesi della stessa Polizia Penitenziaria hanno repentinamente risposto tramite una nota chiedono conto ai vertici del DAP sulla mancata consegna agli istituti abruzzesi, sottolineando che i calcoli non tornano. “Le scriventi Organizzazioni sindacali, appreso dagli organi di stampa della massiccia consegna dei D.P.I. avvenuta nei giorni scorsi ai lavoratori della Polizia penitenziaria, come dichiarato dal ministro della giustizia nelle dichiarazione che completezza riportiamo testualmente ,“alla data del 19 marzo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha consegnato ai Provveditorati Regionali quasi duecentomila mascherine (199.127), nonché 768.889 guanti di gomma monouso. Lunedì scorso sono state richieste al comitato operativo del dipartimento della Protezione civile altre 150.000 mascherine di tipo chirurgico da distribuire agli istituti penitenziari” le parole di Bonafede sulla fornitura di mascherine nelle carceri per l’emergenza Coronavirus. “Il Dipartimento sta già impiegando il massimo sforzo”, ha poi assicurato il Guardasigilli ,”al fine di agevolare la produzione delle mascherine negli istituti penitenziari, grazie al lavoro dei detenuti. Allo stato attuale la capacità produttiva si attesta intorno alle 8.000 mascherine chirurgiche al giorno che, dopo le necessarie validazioni, potranno rappresentare un evidente incremento della dotazione”.
“Orbene, trascorsi inutilmente oltre 10 giorni dalla data presunta di consegna non possiamo fare a meno”, sottolineano le Organizzazioni sindacali,” di chiederVi notizie sulla mancata consegna di detti indispensabili DPI negli istituti abruzzesi. Invero alla data odierna risulta che pochissimi istituti hanno potuto provvedere alla distribuzione ai lavoratori delle indispensabili mascherine, per lo più si tratta di forniture estemporanee che provengono da regalie varie, risultato in alcuni casi di suppliche effettuate in maniera diretta o indiretta dai polifunzionali Direttori degli istituti penitenziari abruzzesi che in questa occasione non ci sentiamo di criticare. Ma in ogni caso, conti alla mano, possiamo affermare che ad oggi dovremmo aver visto già la consegna di almeno 5 mascherine a lavoratore ed altrettante dovrebbero poter essere consegnate nell’immediato futuro, stando alle dichiarazioni del Ministro della Giustizia… In realtà, nella stragrande maggioranza degli istituti Abruzzesi manca”, sottolineano le Organizzazioni sindacali,” una dotazione adeguata di mascherine, e quelle poche che sono state fornite vengono utilizzate come se fossero eterne anziché monouso; per di più le mascherine che vengono fornite attualmente sono del tipo a fazzoletto, ovvero quelle che il presidente della Regione Campania, De Luca, ha definito “maschere di bugs bunny”e che oggettivamente risultano quantomeno di difficile utilizzo; non possiamo non chiederci dove siano state consegnate le 97000 mascherine di tipo chirurgico che secondo il capo DAP, dott. Basentini, sono già state distribuite ai circa 38000 Poliziotti Penitenziari. Tra l’altro quando il Provveditore Regionale, Carmelo Cantone, in data 23/03/2020 ha risposto alle OO.SS. Abruzzesi, con nota DAP.PR20.23/03/2020.0022709.U, di aver disposto l’acquisto del numero necessario di mascherine, addirittura ffp2, eravamo ben consapevoli della difficoltà di reperimento delle stesse, ma siamo altrettanto consapevoli che, data la situazione, anche le mascherine dette “chirurgiche” avrebbero ben potuto sopperire all’assoluta mancanza di DPI in dotazione allla Polizia Penitenziaria”.
“A questo punto, vista la mancata consegna delle mascherine dal PRAP LAM, dobbiamo”, continuano le Organizzazioni sindacali,” far presente che fa capo al datore di lavoro la fornitura del materiale di protezione individuale e Vi chiediamo: CHE FINE HANNO FATTO LE MASCHERINE DESTINATE AGLI ISTITUTI ABRUZZESI? Le scriventi OO.SS., quali delegate alla tutela degli interessi collettivi dei lavoratori della Polizia Penitenziaria, chiedono di essere informate al più presto sulla reale destinazione della fornitura DPI “scomparsa”, e qualora risultassero distribuiti negli istituti gradiremmo conoscere il dettaglio delle stesse. Nell’improbabile ipotesi che i DPI fossero ancora depositati in qualche oscuro magazzino ne chiediamo l’immediata distribuzione. Ed in ogni caso chiediamo che il PRAP LAM si faccia promotore di un massiccio quanto immediato acquisto di mascherine, anche di tipo “chirurgico”, da fornire ai Poliziotti Penitenziari Abruzzesi senza ulteriori ritardi. Nell’attesa di riscontri valuteremo “, concludono le Organizzazioni sindacali,”di adire le vie legali per stabilire eventuali responsabilità oggettive o omissioni perpetrate ai danni dei lavoratori”.