L’Aquila. “Sostenere la filiera lattiero-casearia abruzzese, sulla quale gravano le incertezze del mercato determinate dall’emergenza coronavirus, studiando soluzioni che siano in grado di sostenere i produttori e reimpiegare un’eventuale eccedenza di latte fresco regionale sul mercato. In più chiedere alla grande distribuzione di promuovere ed inserire prodotti abruzzesi”. È quanto avviato dal vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, in relazione alle criticità e problematiche del comparto legate alla situazione attuale.
“Occorre in primis monitorare i flussi esterni e contrastare le speculazioni, in particolare nel settore lattiero-caseario, tanto che abbiamo richiesto di poter ricevere dal Ministero della Salute i dati relativi ai trasformatori che acquistano latte e cagliate dall’estero”, ha precisato Imprudente, “l’accesso agli atti è volto ad ottenere i dati in vista di provvedimenti di sostegno che, nell’intenzione della Regione, dovranno privilegiare chi oggi sta favorendo il conferimento di latte regionale, non altri.”
“L’anello più delicato della filiera”, ha aggiunto Imprudente, “è proprio quello dei produttori di latte fresco, almeno in questa prima fase critica legata all’emergenza sanitaria. Ed è per questa ragione che stiamo valutando più ipotesi per salvaguardare il settore, tra le quali l’ipotesi di privilegiare e supportare produzioni locali di cagliate o di formaggio, con brand “made in Abruzzo”, senza alterare i prodotti tradizionali”.
“Con la chiusura del circuito della ristorazione, dei bar e della ricettività”, ha concluso il vicepresidente della Giunta regionale, “è calata drasticamente la domanda ed il comparto subisce inoltre i contraccolpi legati all’import-export con la concorrenza che viene dall’estero e le difficoltà registrate dai nostri operatori a esportare”.

