Sulmona. “Prendiamo spunto dal comunicato della senatrice Gabriella Di Girolamo e a lei ci uniamo e sottolineiamo l’importanza di un presidio che è fondamentale per la Valle Peligna e per tutti coloro che sarebbero costretti a percorrere distanze lunghissime, a rischio della vita, per raggiungere altri presidi. L’ospedale di Sulmona è necessario: lo tenga presente chi oggi chiede sacrifici, lo tengano presente coloro che ieri avevano tolto, perché domani dovranno impegnarsi a potenziare uno strumento di cura e di salvezza per 70 mila cittadini delle aree interne”, così dichiara in una nota Maria De Deo, la portavoce del Meetup Amici di Beppe Grillo. “Detto questo, l’ospedale nasce per curare. Nessuno di noi può sottrarsi ad una emergenza di questo tipo. Non si può ragionare come se fossimo in tempo di pace, oggi siamo in tempo di guerra, e quando c’è una guerra ognuno deve contribuire al bene della comunità come può ed adattarsi alle esigenze del momento di crisi. Figuriamoci se un ospedale può rifiutare dei pazienti. L’ospedale non è perfetto? E quale ospedale lo è (proprio per questo chiediamo alla Regione di cancellare il declassamento, di riassegnare il primo livello con i potenziamenti opportuni dovuti al nostro presidio, per la posizione territorialmente strategica che occupa nel cuore dell’Abruzzo). La struttura non è adeguata? Non ci pare, visto che abbiamo constatato un reparto con otto posti letto in terapia intensiva, con attrezzature nuove e personale specializzato”.
“Il primario “, continua Maria De Deo,”garantisce e noi lo ringraziamo, ringraziamo lui, e tutto il personale sanitario che si prepara ad affrontare giorni difficili ma nella certezza di fare la cosa giusta e di svolgere il proprio dovere secondo quanto deontologicamente chiede la loro professione. Siamo stupiti di come alcuni rappresentanti istituzionali e di partito abbiano accolto la notizia, soprattutto coloro che, solitamente, gridano alla apertura delle frontiere, all’inserimento, all’inclusione e alla fratellanza, e oggi grida NO, senza troppo riflettere, e nell’egoistica illusione di vivere in un’isola inattaccabile dal coronavirus, chiude le porte a chi ha estremo bisogno nel momento della necessità più assoluta. Ebbene, non disegneremo manifesti “No Covid” o “Si Covid”, ma questo Meet Up si mette a disposizione di chiunque si trovi in prima linea, con ogni mezzo e annuncerà a breve in quali modalità, con buona pace del nostro sindaco, del tutto inadeguata e non all’altezza della situazione, del Pd locale, della consigliera Scoccia e di quanti pensano che in una situazione di gravità come quella in cui siamo, Sulmona debba rifiutare l’accoglienza del malato. Il malato dev’essere la priorità. Non ci sono ghetti in cui lasciar morire malati terminali ma una città che cura chi ha bisogno: questo si fa in uno stato di emergenza in una società civile”.
“Ringraziamo la senatrice Di Girolamo”, continua Maria De Deo,” che fino a tarda notte ha visitato il reparto con i pazienti intubati, ascoltato il Primario, Pace e valutato le possibilità che il nostro presidio può e deve offrire; ringraziamo il governo che sta affrontando una situazione inaspettata e difficilissima con il massimo dell’attenzione e della professionalità, rischiando la vita (in questo senso il nostro pensiero e saluto vanno al Viceministro Pierpaolo Sileri, da poco uscito dalla malattia). Ringraziamo i medici e tutto personale sanitario perché grazie alla loro dedizione e al loro coraggio il nostro MeetUp ha potuto comprendere meglio e scegliere una linea politica. Probabilmente la nostra scelta di stare dalla parte della “Sulmona che accoglie” risulterà forse impopolare a chi non si rende ancora conto della gravità della situazione, ma essa ha una direzione precisa, obbligata da ciò che il Movimento 5 Stelle rappresenta, e dallo spirito di umanità e voglia di migliorare la società. Non intendiamo lasciare indietro nessuno, soprattutto chi in questo momento è più debole. Lavoriamo dunque tutti insieme e accogliamo quei malati che sono nostri genitori, nostri fratelli e nostri figli, lasciamo perdere le sfumature utili solo in tempi di pace, perché oggi non ce lo possiamo permettere. Anche per dare un senso vero al suono di quell’inno che sentiamo in lontananza provenire dai balconi, perché occorre essere forti anche quando il terrore bussa alle nostre porte. Sconfiggeremo insieme”, conclude Maria De Deo,” questo virus e torneremo con spirito nuovo alle prerogative della nostra vita”.