L’Aquila. “Chiedo alla parlamentare Corneli di portare rispetto agli amministratori locali e ai sindaci in quanto il primo cittadino è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e il consiglio comunale condivide questa responsabilità”.
Replica così, in una nota, il deputato della Lega, Giuseppe Bellachioma, alla collega del Movimento 5 Stelle che ieri aveva sostenuto “assurde dichiarazioni del deputato della Lega Bellachioma volte solo a creare ulteriore confusione nella popolazione che già sta vivendo momenti difficilissimi, e sono costretta ad intervenire perché questi atteggiamenti dell’opposizione sono irresponsabili e pericolosi”.
“L’italia è stato il primo Paese del mondo occidentale a disporre misure stringenti”, aveva precisato la Corneli, “dichiarando già lo stato di allerta immediatamente dopo le prime dichiarazioni dell’oms del 30 gennaio, nonostante inizialmente gli scienziati avessero fortemente sottostimato il rischio di una massiva diffusione del virus in Europa e quindi in Italia. Allora nessuno si aspettava la “bomba sanitaria” poi scoppiata in Lombardia, che ha travolto i nostri connazionali lombardi, e anche noi di riflesso. Ciò deve farci riflettere sul fatto che non si possa più lasciare la sanità nelle mani delle Regioni, e finita l’emergenza necessariamente si dovranno rivedere molte cose (altro che autonomia differenziata delle Regioni del nord, che tanto desiderava il partito del collega Bellachioma). Io, dopo alcune preoccupanti segnalazioni che mi sono pervenute, ho dovuto allertare il direttore della Asl di Teramo, affinché l’attenzione sia massima sulle nostre strutture e non si replichi quanto avvenuto in alcuni ospedali pubblici del lodigiano e del bresciano – purtroppo abbandonati a loro stessi – dai quali pare sia scoppiata questa terribile epidemia”.
“La Corneli”, risponde Bellachioma, “dovrebbe essere grata ai governatori del nord per aver acceso i riflettori su quanto stesse succedendo poiché il Governo giallo rosso aveva omesso di comunicare, a fine gennaio,al popolo il pericolo imminente di un’epidemia e ha, successivamente, minimizzato la portata del contagio. La Corneli, da buon avvocato, dovrebbe sbrigliare al cittadino comune la confusione normativa in cui il Paese è sprofondato e non di centralizzare la sanità”.
“La democrazia a 5 stelle e la governance del Pd sono gli unici responsabili del baratro in cui siamo sprofondati e”, conclude il capogruppo Lega della commissione bilancio della Camera, “senza l’intervento del Presidente della Repubblica, non avrebbero mai incluso, seppur solo formalmente, le opposizioni”.

