Teramo. Nel pieno dell’emergenza coronavirus arriva l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri della Strategia di intervento relativa all’area Alto Aterno–Gran Sasso–Laga. Il piano di interventi, stato redatto dai Comuni coordinati dalla Comunità montana, e l’approvazione segnano un passo fondamentale per mettere a disposizione del territorio importanti risorse per frenare lo spopolamento e rilanciare lo sviluppo.
I 15 Comuni interessati ricadono nelle province dell’Aquila e di Teramo: Campli, Capitignano, Civitella del Tronto, Colledara, Crognaleto, Campotosto, Fano Adriano, Montereale, Montorio al Vomano, Pietracamela, Torricella Sicura, Cortino, Rocca Santa Maria, Tossicia e Valle Castellana. Si attende adesso l’approvazione dell’accordo quadro, per iniziare a spendere le risorse. Nei prossimi tre anni saranno realizzati i progetti, finanziati per complessivi sette milioni e mezzo di euro, che riguardano settori come la sanità, la mobilità, lo sviluppo, i servizi, l’istruzione e il turismo.
Per il segretario del Partito Democratico abruzzese Michele Fina si tratta di “una importante opportunità, di valorizzazione e rilancio di territori che fanno parte delle aree interne della nostra regione. La Strategia Nazionale delle Aree Interne è stata avviata da alcuni anni e ha coinvolto inizialmente alcune aree sperimentali. In Abruzzo sono state individuate cinque aree di intervento, quelle considerate più bisognose di interventi e di sostegno, selezionate sulla base del deficit di sviluppo determinato da fattori come l’elevato rischio spopolamento e la carenza di servizi e collegamenti. A livello nazionale il coordinamento è di un’apposita Agenzia”.
“Riteniamo che i tempi siano maturi per stabilire il passaggio dalla fase sperimentale della strategia ad una applicazione universale, organica e strutturale per tutti i piccoli comuni montani che devono fare fare fronte a fenomeni di spopolamento, carenza di servizi e difficoltà occupazionali”, conclude Fina, “ne beneficerebbero più territori nel nostro Paese e in Abruzzo dove, è noto, è particolarmente significativa la porzione di territori e di popolazione che ricade nelle aree interne, in particolare nei piccoli comuni montani”.