L’Aquila. “I lavoratori del call center C2C non devono essere utilizzati come scudi umani per contenziosi aziendali che non possono incidere sul futuro di un territorio che quotidianamente lotta per risollevarsi dalle macerie, anche economiche e sociali, ereditate dal sisma del 2009”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Ho seguito molto attentamente la vertenza, ho incontrato i dipendenti e sono costantemente in contatto con i loro rappresentanti sindacali”, spiega il primo cittadino Biondi,”la rottura del tavolo di trattative di due sere fa ha colto tutti di sorpresa, soprattutto perché finalmente sembrava che all’orizzonte si stesse profilando una soluzione con l’apertura di un nuovo sito a Bazzano in cui reimpiegare i circa 160 operatori. Le frizioni esistenti tra C2C e Ccsud hanno fatto tramontare un accordo su cui in molti avevano riposto fiducia. Ho già scritto in passato ai vertici di Wind3, assegnatario della commessa, per esporre il problema chiedendo un impegno affinché venisse individuata una soluzione”.
“Questa mattina li abbiamo contattati di nuovo per chiedere cosa si intendesse fare alla luce del precipitare degli eventi. Ritengo”, conclude Biondi,” che una multinazionale così importante, impegnata anche nella sperimentazione del 5G in questa città, debba mantenere alta la sua attenzione. È un fatto di partnership, di collaborazione. Non possiamo permetterci di perdere neanche un posto di lavoro”.