L’Aquila. Legge case popolari, Testa risponde a Blasioli.
“Si mistifica la realtà, e dal Governo nazionale chiaro pregiudizio politico. Il consigliere Antonio Blasioli mistifica la realtà nel chiaro intento di nascondere ciò che lui invece sa bene, e cioè che il Governo nell’impugnare la nuova legge sull’edilizia residenziale pubblica, ha messo in discussione quei principi normativi introdotti nel 2018 dal Consiglio regionale guidato dal centrosinistra . Torno a ribadirlo con maggior forza, dopo le affermazioni che il collega Blasioli ha inteso fare durante la seduta odierna dell’Assise regionale. Quando parla di “caporetto” e di “arretramento” non solo falsifica la verità dei fatti ma inganna i cittadini, soprattutto quelli destinatari di una legge che ho
sempre definito come una svolta epocale , in termini di legalità, equità e civiltà giuridica. Siamo stati costretti, come ben noto a Blasioli, ad apportare alla legge modifiche tecniche, seppur minime, proprio per salvaguardare quei principi oggetto di obiezione, che riguardano in particolare le norme che disciplinano l’esclusione dal diritto agli alloggi a seguito di condanne penali, e la previsione di una causa di decadenza dall’alloggio per chi ospita uno o più soggetti colti in flagranza di reato. Aspetti, questi ultimi, che il Governo giallo rosso ritiene non appropriati sulla base di un evidente pregiudizio politico che investe l’intero impianto di questa norma, solo perché porta la firma di una Giunta regionale di centrodestra. In due parole, contrariamente alla fantasiosa ricostruzione resa
dal consigliere Blasioli, i capisaldi della legge 34 del 2019, sia sotto il profilo dell’innalzamento del livello di legalità , che sul versante delle svariate misure di carattere sociale da essa previste non solo restano ancora in piedi ma designano un modello normativo che può essere di esempio anche per altre regioni”.