L’Aquila. “Abbiamo preso il progetto che abbiamo ereditato dal precedente Governo e fatto una valutazione insieme all’Europa sul tipo di impatto e ricaduta. Per questo abbiamo preso un po’ di tempo e abbiamo approvato una norma, nella legge di bilancio, che consentisse approfondimenti sia progettuali che economici. Ora abbiamo chiuso una proposta inviata al concessionario, siamo in attesa che ci risponda”. Così il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, parlando, a margine di una visita ai Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso ad Assergi, del piano economico finanziario della società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25.
Il piano, che non viene rinnovato dal 2014, prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due arterie, in particolare, ponti e viadotti, con un intervento di 3,1 miliardi di euro, di cui 2 a carico dello Stato e la restante parte assicurata dalla concessionaria. Nella programmazione, approvata dal Cipe, è previsto lo stanziamento di una prima tranche di circa 700 milioni di euro. La messa in sicurezza delle A24 e A25 fa parte di una norma della legge di stabilità del 2012.
“Sull’autostrada A14 si sono realizzati negli ultimi mesi una serie di sequestri da parte della magistratura di Avellino per le barriere e il movimento franoso del Cerrano”, ha precisato il ministro sulla questione dell’A14, “noi siamo intervenuti per spingere Aspi a intervenire a sua volta con piani d’emergenza e l’anticipazione di una serie di progetti per la messa in sicurezza delle barriere. Il rapporto poi è intercorso tra Autostrade per l’Italia e la Procura di Avellino. Nostro dovere”, ha concluso, “da quando ci siamo insediati, è stato quello di modificare alcune regole nel rapporto che c’è tra il ministero e tutti i concessionari autostradali perché lo Stato sia molto più presente nelle decisioni e nelle scelte e nei piani di manutenzione”.