“Comprendiamo i toni isterici del consigliere Mariani visto che non riesce a nascondere il fallimento delle vertenze mai chiuse e trascinate dalla scorsa legislatura ma lo invitiamo a farsene una ragione ed a moderare i toni visto che da questa parte non troverà mai atteggiamenti e parole che poco si addicono alla figura del consigliere regionale”.
Questa la replica del consigliere regionale di Forza Italia Daniele D’Amario che spiega come “sulla vicenda Ciapi, forse, il collega Mariani confonde ancora la Fondazione con l’Associazione che sono due realtà ben distinte. Infatti questo governo regionale ha definitivamente approvato la norma che prevede l’estinzione della fondazione Ciapi, e non dell’Associazione, che aveva in carico un solo dipendente. Inoltre – sottolinea D’Amario – il buon Mariani poteva benissimo intervenire sulla vicenda Ciapi quando era componente della scorsa maggioranza evitando di revocare l’accreditamento nel marzo 2018. Non solo, negli ultimi cinque anni non si è mai nominato l’amministratore o il legale rappresentante, quindi non approvando i relativi bilanci: una grave mancanze che ne hanno segnato definitivamente il destino. “Adesso – conclude D’Amario – con la messa in liquidazione della fondazione Ciapi il futuro commissario sarà chiamato a redigere il conto della gestione, definire i compensi arretrati finanche creare le condizioni reali per riassumere il personale residuale tenendo conto che altri possono essere accompagnati in pensione”.