Pescara. “L’Abruzzo si troverà di fronte a una criticità che io equiparo al ponte Morandi a Genova, che ha spaccato in due una città e una regione. Qui si sta spaccando in due una regione e tutta la dorsale Adriatica, fattore nazionale di collegamento”. Lo afferma il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, a proposito della questione A14 – con alcuni tratti a carreggiata ridotta o interdetti ai mezzi pesanti a seguito di provvedimento giudiziario del gip di Avellino – a margine di un vertice in corso in Regione proprio sulla situazione dell’autostrada e della strada statale 16.
“È evidente”, aggiunge il governatore d’Abruzzo, “che se non dovesse esserci una soluzione positiva o uno sblocco, almeno parziale, un alleggerimento di questa emergenza, noi dovremmo pesantemente chiedere al Governo di fare altro e di assumere decisioni analoghe a quelle che si sono assunte a Genova per la ricostruzione del ponte”.
“Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha garantito che in questi giorni Autostrade per l’Italia sta sottoscrivendo un nuovo protocollo con l’università la Sapienza per implementare il protocollo sulla gestione delle emergenze e certificare lo stato di sicurezza e percorribilità del viadotto e che al più tardi lunedì sarà trasmesso alla Procura di Avellino”, sottolinea Marco Marsilio, “con alcuni tratti di carreggiata ridotta o interdetti ai mezzi pesanti su disposizione del gip di Avellino. La speranza di tutti è che il protocollo sia efficace e soprattutto che la Procura di Avellino voglia finalmente ritenere sufficienti queste garanzie”. Rispetto al rigetto dell’istanza di dissequestro, Marsilio afferma che “non so se questo sia responsabilità di Autostrade, del Ministero o di entrambi. Fatto sta che ho chiesto al ministro quali fossero i successivi passi e cosa ci aspetti”. Da qui le garanzie circa il protocollo.
È infatti in corso a Pescara, nella sede della Regione Abruzzo, un vertice sulla “critica situazione della viabilità̀ dell’autostrada A14 e della Strada statale 16”. L’incontro è stato indetto dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Stanno partecipando, oltre al governatore, tra gli altri, i prefetti di Teramo e Pescara, il presidente del Consiglio regionale, parlamentari abruzzesi, sottosegretari di Stato, sindaci dei comuni interessati, Polizie locali, Protezione civile regionale, Aspi, Anas e Rfi. Nel complesso sono presenti al vertice, a porte chiuse, una cinquantina di persone.

