L’Aquila. Domani, venerdì 17 gennaio, alle ore 10.30, presso l’Università di Chieti, è in programma la firma di un protocollo di intesa tra il Garante regionale dei detenuti Gianmarco Cifaldi, il Rettore della d’Annunzio Sergio Caputi e il direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli. Il protocollo di collaborazione riguarda un argomento di ricerca altamente innovativo che mira a valutare le risposte comportamentali di detenuti sottoposti ad un determinato stimolo.
In particolare, il progetto verrà svolto attraverso la collaborazione tra tre diversi Dipartimenti dell’Ateneo, ovvero il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali nella persona del professor Gianmarco Cifaldi, il Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche nella persona del professor Michele D’Attilio e il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche nella persona del professor Arcangelo Merla. Questo progetto avverrà in collaborazione con il carcere di Chieti e attraverso l’aiuto del garante dei detenuti d’Abruzzo.
“La ricerca – spiega Gianmarco Cifaldi – volge a verificare i presupposti di un comportamento deviante mediante una metodica di stimolo-risposta attraverso una strumentazione non invasiva per verificare il grado di aggressività del detenuto. Gli stessi test verranno eseguiti su una popolazione esterna eterogenea come gruppo controllo. Si andrà a verificare se c’è o meno un cambiamento posturale in soggetti dotati di una particolare aggressività in funzione di stimoli somministrati attraverso immagini visive utilizzando apparecchiature non invasive: la pedana posturo-stabilometrica, uno strumento che rileva le variazioni del baricentro corporeo neo tre piani dello spazio; la termografia, uno strumento che rileva la temperatura dei muscoli superficiali del viso”.
“Il test – continua Cilfadi – sarà suddiviso in tre fasi: il soggetto, durante le registrazioni posturo-stabilometriche e termografiche, verrà sottoposto alla visione di immagini emotivamente significative ed emotivamente neutre; il soggetto verrà sottoposto ad un questionario di anamnesi medica ed odontoiatrica; il soggetto verrà testato col protocollo posturale del professor D’Attilio mediante pedana posturo-stabilometrixa e termocamera. Il confronto statistico tra il gruppo test e controllo e tra i vari esami ci darà informazioni circa l’obiettivo del nostro studio. Il progetto – conclude Cifaldi – si è potuto realizzare anche grazie alla disponibilità del Ministero della Giustizia e del provveditore interregionale del DAP dott. Carmelo Cantone”.
Nei giorni scorsi, intanto, due appuntamenti hanno visto come protagonisti gli studenti detenuti della casa circondariale San Donato di Pescara, iscritti alle classi del corso di Amministrazione Finanza e Marketing dell’Istituto Aterno-Manthoné, diretto dalla preside Antonella Sanvitale. Promotore delle iniziative è il Garante dei detenuti della Regione Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, anche docente del corso di laurea di Sociologia e criminologia dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara. Martedì mattina, il docente di Sociologia del diritto, Michele Cascavilla, ha illustrato le caratteristiche del corso di laurea; cinque detenuti, diplomatisi nell’ultimo anno scolastico nella scuola carceraria dell’Aterno-Manthoné, infatti, si sono iscritti nell’ateneo teatino-pescarese.
Cascavilla ha dato indicazioni sugli insegnamenti caratterizzanti il percorso universitario, assicurando la piena disponibilità dei docenti universitari per lezioni specifiche che saranno tenute all’interno della casa circondariale San Donato diretta da Lucia Di Feliciantonio. Quest’ultima ha accolto con entusiasmo l’opportunità offerta dalla d’Annunzio ai detenuti che, grazie all’intervento del Garante, hanno potuto beneficiare dell’iscrizione gratuita. I detenuti, in ogni caso, potranno contare sull’appoggio digitale di Marina Di Crescenzo, vicepreside dei corsi serali e per adulti dell’Istituto di via Tiburtina e Assunta Pelatti, docente di Lettere, per tutte le pratiche burocratiche. Mercoledì, invece, Pasquale D’Alberto e Marcella Leombruni, organizzatori del premio Croce di Pescasseroli, hanno presentato l’edizione 2020 della manifestazione alla quale parteciperanno, in qualità di giurati popolari, anche gli studenti di San Donato. I detenuti leggeranno i volumi partecipanti alla sezione di Letteratura giornalistica e concorreranno, con il loro voto, alla scelta del vincitore tra i tre finalisti. Con gli studenti della scuola superiore erano presenti anche i frequentanti delle classi di scuola media ed elementare del Cpia (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) Pescara-Chieti, diretto da Michela Braccia.