L’Aquila. “E’ stata una fatalità, le temperature a meno sei, sette gradi sotto lo zero hanno fatto sì che forse qualche stufa sia rimasta accesa oppure si è verificato un cortocircuito. Anche se è presto per avere la verità”. Lo afferma Gennaro Di Stefano, sindaco di Rocca di Cambio e direttore della stazione sciistica di Campo Felice, dove stamattina è andato a fuoco lo chalet “da Romeo”, il più alto dell’Appennino.
“Ci dispiace molto per l’accaduto, visto che la società investe ogni anno ingenti risorse per preparare impianti e locali ricettivi” continua Di Stefano. “Ogni anno è una impresa ardua rientrare dei costi. L’incendio e la struttura distrutta pesano ancora di più, dal momento che c’è poca neve e stiamo facendo i salti mortali per preparare le piste. Ci dispiace molto anche per il gestore, che stava facendo enormi sacrifici per tenere aperto il locale”.
L’incendio si è sviluppato intorno alle 6 di questa mattina. Le fiamme sono state domate dopo alcune ore dai vigili del fuoco, che hanno lavorato fino a mezzogiorno. Non ci sono stati feriti perché a quell’ora non c’erano sciatori. Secondo quanto si è appreso dai primi rilievi degli stessi vigili del fuoco e dei carabinieri, il rovinoso incendio sarebbe stato causato da un cortocircuito: si esclude la pista dolosa, ma in tal senso si attendono i riscontri definitivi.
Lo chalet è di proprietà della Campo Felice, la società dei fratelli Lallini che ha in concessione gli impianti di risalita, ed è gestita da Romeo Ciuffoletti. Per l’imprenditore, i vertici della Campo Felice stanno cercando di trovare una soluzione alternativa.