“Il presidente della provincia Mario Pupillo”, ha proseguito Taglieri, “Ha firmato un’ordinanza il 31 dicembre 2019, facendo così aprire il nuovo anno a questo territorio con la peggiore delle sorprese. La motivazione con cui si spiega la scelta sta nel fatto che l’ente Parco Nazionale della Majella, che gestiva il tratto prima di riconsegnarlo alla provincia, non avrebbe effettuato i doverosi lavori di manutenzione. Una spiegazione che, a nostro avviso, non regge, dal momento che l’ente provincia è sempre rimasto ‘soggetto attuatore’ dei progetti di sviluppo per quel tratto di strada, e che era comunque un dovere dell’amministrazione avere sempre un attento controllo dell’area, alla luce delle problematiche che già si ripetevano negli anni precedenti. Il transito resta vietato ai veicoli di soccorso e ai gestori del rifugio che non possono così offrire un servizio essenziale per la montagna anche alla luce del fatto che il rifugio è punto di ritrovo per il soccorso alpino. L’ordinanza sancisce, inoltre, che non sia previsto il passaggio dello spazzaneve essendo la quota della strada superiore ai 1700 metri. Una precisazione millimetrica che, se si tenesse conto della morfologia del territorio e del ruolo che il rifugio è chiamato a svolgere, potrebbe essere più elastica, dato che il tratto oggetto di chiusura è di soli 3km, consentendo a tutti, operatori e turisti, di vivere la stagione invernale con i dovuti servizi”.
“Nonostante le numerose sollecitazioni al presidente della provincia, sia da parte nostra che da altri organi politici, la questione rimane bloccata. Non è accettabile che una strada venga chiusa da chi dovrebbe garantirne la sicurezza. Una scelta troppo comoda e che non contempla una presa di responsabilità ed un piano di risoluzione del problema come ci si dovrebbe aspettare da chi governa. Il rifugio Pomilio rimane isolato come la zona nella quale ci sono ripetitori TV che servono metà della regione e il cui segnale è ricevuto dalle Marche fino in Puglia. Tutto per una mancanza di cura e di attenzione da chi avrebbe dovuto svolgere i controlli. Tutto questo non è accettabile e ci auguriamo che si giunga presto ad una soluzione idonea al caso. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione”, ha concluso il consigliere.