Chieti. Un ordine del giorno approvato stamattina all’unanimità dal consiglio provinciale di Chieti, presentato da Emiliano Vitale (Forza Italia) e sottoscritto da tutta la minoranza, riguardante il riordino del MIBACT. Il ministro Franceschini (Pd) e i sottosegretari Lorenza Bonaccorsi (Pd) e Orrico Anna Laura (M5S) hanno infatti deliberato al consiglio dei ministri una riorganizzazione dei poli museali e soprintendenze attraverso dei regolamenti specifici, che ad oggi sono ancora in fase di compilazione. Da questo riordino emerge come dato nazionale che sul territorio italiano verranno istituiti sette nuovi musei e dieci ulteriori soprintendenze.
“Tale decreto” spiega Vitale “inciderà profondamente anche sulla nostra regione e in particolar modo sulle province dell’Aquila e di Chieti, per ciò che concerne le funzioni e competenze delle soprintendenze. Attualmente la soprintendenza di Chieti detiene la giurisdizione regionale di competenza con tutte le necessarie conseguenze del caso in termini di dirigenza, e quanto da esse ne consegue anche in termini sociali e di indotto per la città di Chieti. Il decreto ministeriale prevede di istituire la soprintendenza dell’Aquila-Teramo, ridimensionando così Chieti, che rimarrebbe competente sulla sua provincia e su quella di Pescara. In più, detto decreto, reso definitivamente attuabile anche con i relativi regolamenti, verrebbe a determinare una situazione che noi riteniamo di squilibrio tra i territori regionali, in particolare tra L’Aquila e Chieti, ovvero cinque strutture importanti per l’Aquila e il dimezzamento della territorialità della soprintendenza di Chieti, con lo scippo del polo museale sempre da Chieti nel 2016”.
“Già nel corso degli ultimi anni, la città di Chieti ha subito un depauperamento e una riduzione dei servizi di visita in termini di orari di apertura, e di conseguenza di personale impiegato” continua Vitale. “Questo non vuol essere un mero discorso campanilistico nell’ottica di una visione globale di turismo culturale regionale, ma un giusto equilibrio, perché il concetto di autonomia non vuol dire una frammentazione o un accentramento sbilanciando i territori. Maggiori accentramenti di funzioni vuol dire maggiore possibilità di finanziamenti, per quel territorio o quel settore, che mortificherebbero altri territori e ambiti ugualmente importanti, risorse che devono essere programmati in un tutto organico secondo le inclinazioni dell’aree d’interesse storico culturale da tutelare e valorizzare, e non secondo disomogenee macroaree culturali e tematiche”.
“L’odg approvato oggi in provincia sarà lo stesso che andrà al prossimo consiglio comunale di Chieti del 27 dicembre, e impegnerà il sindaco e la sua giunta, come è stato fatto per il presidente Pupillo e i suoi delegati ad attivarsi in ogni modo, verso il ministero, affinché la soprintendenza rimanga sede unica regionale a Chieti e venga ripristinata la sede del polo museale d’Abruzzo nella città di Chieti, dove già preesisteva prima del trasferimento del 2016, evitando un ulteriore depauperamento non solo per la città di Chieti, ma anche disfuzioni per il suo territorio e conseguenze del caso” conclude Vitale.