Bussi. ”Per Bussi siamo ad una svolta per le bonifiche. La Provincia di Pescara ha emesso l’ordinanza sul polo industriale individuando in Edison il responsabile della contaminazione. In 48 pagine è stata riassunta la drammatica condizione di contaminazione e ricostruite le responsabilità. E quindi noi del Forum H2O insistiamo: da anni avevamo sollevato la questione dell’individuazione del responsabile, il polo industriale è l’area più vasta del SIN e tra le più inquinate d’Italia.
Ora il Ministero dell’Ambiente non dorma e avvii tutte le procedure”. Lo fa sapere il Forum H2O in una nota. Per Augusto De Sanctis, del Forum H2O “In questi anni si è molto parlato delle discariche ma pochissimo del polo chimico che invece è forse il cuore del problema, in quanto è l’area più vasta – circa 25 ettari – ed è inquinatissima.
“Erano anni che chiedevamo che venisse emessa l’ordinanza, in ultimo anche lo scorso 12 dicembre davanti alla commissione regionale d’inchiesta sui ritardi nelle bonifiche. Eravamo veramente arrabbiati anche perché per 2/3 l’area è sgombra da attività industriali e, quindi, è da tempo immediatamente accessibile per le attività di messa in sicurezza e bonifica”.
“Una bonifica che può portare anche tanto lavoro. La ricostruzione della Provincia mette i brividi perché condensa in poche decine di pagine tutti i dati esistenti sulla contaminazione richiamando documenti che attestano la conoscenza dello stato di pesantissimo inquinamento fin dagli anni ’70, cinquanta anni or sono”.
“Ora auspichiamo che il Ministero dell’Ambiente non dorma e provveda, in qualità di soggetto competente alle procedure amministrative di bonifica, a convocare il responsabile chiedendo di depositare il progetto di bonifica per poterlo valutare e approvare. Facciamo notare che per le discariche 2A e 2B, dove l’ordinanza esiste da giugno 2018, il Ministero si è mosso solo a dicembre 2019 e solo dopo la denuncia dello stato pietoso del capping da parte di consiglieri regionali, provincia, comune e ARTA, inviando una letterina a Edison”.
“Ecco, è un comportamento inaccettabile che deve finire”.