Pescara. Sono stati interrogati dai pm di Pescara Anna Rita Mantini e Salvatore Campochiaro i tre indagati nella nuova inchiesta sulla tragedia di Rigopiano: il tenente colonnello dei carabinieri forestali Annamaria Angelozzi e i sottufficiali Michele Brunozzi e Carmen Marianacci. Nei giorni scorsi, ha scritto oggi ‘Il Messaggero’ che ha anticipato la notizia dell’inchiesta, sono state effettuate anche una serie di perquisizioni da parte della Guardia di Finanza negli uffici sia della Mobile che dei carabinieri Forestali.
Si tratta di una ulteriore inchiesta che gira intorno alle vicende relative alla telefonata che il cameriere Gabriele D’Angelo, morto sotto la valanga, avrebbe fatto nella mattinata del 18 gennaio 2017 per chiedere l’evacuazione del resort: secondo una denuncia presentata dall’ex capo della Mobile al tempo della tragedia Piefrancesco Muriana lo scorso 21 novembre, ci sarebbero incongruenze tra le acquisizioni dei tabulati e i tempi delle indagini condotte dai cc forestali.
I 3 militari sono indagati per falso materiale e falso ideologico. Il falso materiale riguarderebbe la mancanza di un timbro nell’allegato nel quale un agente di ps presente al Coc di Penne avrebbe segnalato l’avvenuta telefonata di D’Angelo al mattino per chiedere l’evacuazione dell’hotel, documento che la Mobile acquisì e girò ai carabinieri.
Il falso materiale invece si riferirebbe alla nota inviata dai cc il 12 novembre 2018 dove si parlerebbe di questa telefonata già dal 27 gennaio 2017: i carabinieri avrebbero erroneamente scritto che questa annotazione sarebbe stata già inviata alla Procura.