L’Aquila. E’ arrivato a Piazza Duomo nel pomeriggio piovoso di oggi, il segretario della Lega Matteo Salvini.
Poche le persone ad accoglierlo, complice il maltempo. Al suo scendere dall’auto, il pubblico si divide tra i “vattene via di qui” di alcuni e le grida di entusiasmo di simpatizzanti di età diverse.
La visita nel capoluogo è stata la seconda tappa di un viaggio che ha visto ieri il parlamentare prima ad Avezzano, poi a Roseto Degli Abruzzi, infine a Pescara e Montesilvano. Tutto questo in attesa del corteo a Roma del 28 febbraio contro il governo del primo ministro Matteo Renzi.
L’obiettivo, a detta del leghista, è “prendere un voto di più di Renzi, alla fine, e governare l’Italia, da nord a sud.” Tra i suoi cavalli di battaglia: modifica della legge “Fornero” sul lavoro, superamento della moneta unica, nuove severe regolamentazioni riguardo l’immigrazione.
Sulla situazione del capoluogo dichiara: “Che non tutto sia filato come doveva e che non tutto sia stato ricostruito a norma mi sembra evidente”. Poi prosegue:” L’importante è che chi ha sbagliato paghi, che le imprese vengano pagate e che non si torni indietro sui finanziamenti già erogati.”
Dopo aver ascoltato e raccolto le testimonianze di alcuni cittadini, tra cui una documentazione riguardante le questioni più urgenti che interessano la città, Salvini dice di voler fare il “cane da guardia”, monitorando la situazione nei suoi futuri sviluppi.
Poi, tra un selfie ed un altro, attacca il presidente del consiglio: ”La cosa che mi ha sconcertato è che in un anno Renzi non ha avuto tempo di passare a L’Aquila.”
Il segretario ne manda a dire anche all’Europa, definendo “imbecille” la norma proveniente da Bruxelles che pone un tetto del 3% sul rapporto deficit/pil, additata come un vero ostacolo anche per la ricostruzione di città come L’Aquila.
Lungo è l’elenco dei vari esponenti politici che si sono avvicendati nella visita della città negli ultimi cinque anni, ma con tante parole e poche garanzie. Matteo Salvini si è giustificato così: “Non sono venuto in campagna elettorale. Sono venuto per toccare con mano, studiare e provare a risolvere qualcosa. C’è solo l’imbarazzo della scelta: dai fondi, ai pagamenti bloccati, al rischio default, ai problemi dell’aeroporto, alla scuola del cinema, al centro turistico… Ho da lavorare. ” Grande successo hanno avuto le altre tappe del leader leghista in regione, dal bagno di folla dei marsicani in mattinata ad Avezzano fino al migliaio di persone che lo hanno accolto a Montesilvano. Anche Roseto ha fatto registrare un’accoglienza attenta e calorosa. Diego Renzi