Vasto. È durato meno di 40 minuti l’interrogatorio di garanzia di Domenico Giannichi, il pensionato di Torino di Sangro, che al culmine di una lite ha ucciso venerdì mattina la moglie Luisa Ciarelli nelle campagne di Torino di Sangro. Assistito dall’avvocato Alberto Paone l’uomo in una cella del carcere di Vasto ha risposto alle domande del pm Gabriella De Lucia e del gip Italo Radoccia del Tribunale di Vasto.
“Giannichi – spiega l’avvocato Paone – è ancora in evidente stato confusionale e non si è
ancora pienamente ripreso. Rispondendo ai magistrati ha raccontato la sua versione dei fatti assumendosi la responsabilità“. In particolare ha confermato “che la lite ha avuto inizio tra le mura domestiche, ma non ricorda alla perfezione dopo cosa sia accaduto né tanto meno come abbia colpito la moglie”. Il difensore ha precisato di aver presentato una richiesta di applicazione di una misura meno restrittiva rispetto a quello attuale. Domani mattina il pm De Lucia conferirà l’incarico al medico legale Cristian D’Ovidio di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima nell’obitorio presso l’ospedale clinicizzato di Chieti. Resta ancora sotto sequestro la casa della coppia di Torino di Sangro.