Roma. E’ giallo sulla mancata costituzione del ministero della Giustizia come parte civile nel processo sul disastro di Rigopiano. Perchè otto giorni fa il dicastero di via Arenula aveva espressamente chiesto all’avvocato distrettuale dello Stato dell’Aquila, Francesco Provolo, di “garantire la costituzione di parte civile di questo ministero per la prossima udienza”.
“La costituzione di parte civile riveste particolare interesse per il Sig. Ministro – aveva scritto in un documento ufficiale Marco Nassi, responsabile della Direzione generale degli affari giuridici e legali del Ministero -, circostanza resa manifesta dalla richiesta di autorizzazione alla costituzione di parte civile che questa Direzione generale ha inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Richiesta andata a buon fine, visto che il 14 novembre scorso, ricordava Nassi, la presidenza del Consiglio aveva dato il suo via libera.