
Tirana. La terra in Albania continua a tremare, ma non sono mancati aiuti e soccorsi da ogni parte del mondo. Anche l’Abruzzo e i soccorritori sono scesi in campo per scavare tra le macerie e cercare di dare una speranza al popolo che è stato duramente colpito dal sisma durante la notte a Durazzo e Tirana. Lo scorso 29 novembre, infatti, un violento terremoto di magnitudo 6.4 ha sconvolto l’intero territorio balcanico.
I vigili italiani sono scesi in campo e hanno raccontato, ai microfoni di FanPage, le loro emozioni e gli stati d’animo una volta arrivati in Albania. “Abbiamo trovato persone vive anche dopo sei giorni”, hanno spiegato al magazine, “continuiamo a scavare ma le operazioni sono lunghe e delicate. Non bisogna mai perdere la speranza”.
Tanti gli “angeli” dei vigili del fuoco, così vengono definiti, che sono partiti per dare il loro aiuto e supporto al popolo balcanico. Tra le squadre in campo anche i vigili che hanno operato durante il terremoto di Amatrice e nel disastro dell’hotel Rigopiano, colpito da una violenta valanga che ha tolto la vita a 29 persone.
“Con l’esperienza che abbiamo maturato”, hanno detto a Repubblica gli uomini della squadra Usar medium, la stessa che ha operato in Abruzzo, “sappiamo che non è opportuno entrare con sistemi così pesanti. Noi preferiamo lavorare con sistemi leggeri e di precisione, identifica”. I pompieri, secondo quanto riportato da FanPage, si aiutano anche con la tecnologia, in particolare con i droni che sorvolano l’area coinvolta e la strumentazione Search Cam.
