Teramo. “I 50 milioni di euro che ho chiesto al Governo sono appena sufficienti a fare una prima parte di interventi. Vorrei che fosse chiaro che l’entità reale del fabbisogno si misura in qualche centinaio di milioni, e l’entità precisa potremo saperla e conoscerla solo quando il cosiddetto progetto ‘Ancora’
sarà terminato. Solo a quel punto potremo fare una stima di dettaglio dell’importo che occorrerà”.
Queste le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine dell’incontro a Pescara con sindaci e amministratori del territorio e alcuni parlamentari. I 50 milioni cui si riferisce Marsilio sono stati inseriti nell’emendamento presentato nell’ambito del Ddl Bilancio e di cui ha fatto richiesta, dopo l’approvazione ottenuta oggi in Giunta, per lo Stato di emergenza alla presidenza del Consiglio dei ministri. “Chiaro che c’è una logica complessiva” ha spiegato Marsilio “se le mareggiate fanno questi danni è perché non esiste un efficace piano di protezione e difesa della costa.
Stiamo cercando di reperire le risorse e accelerare la fase di pianificazione e progettazione, per avere al più presto gli strumenti per mettere in sicurezza la nostra costa e superare questo incubo ricorrente per cui ogni giornata di maltempo rischia di arrecare danni al momento e alla stagione estiva”. “Quello di oggi è stato un tavolo convocato con i sindaci e gli altri amministratori” ha aggiunto il presidente “che ci hanno innanzitutto ringraziato per la vicinanza, la tempestività e l’urgenza con cui
la Regione si sta muovendo e li ringrazio per la fattiva collaborazione, insieme ai parlamentari che hanno accolto l’invito ad essere presenti per fare squadra perché o le risorse le reperiamo sui tavoli nazionali o anche europei, visto che c’è un fondo di solidarietà europeo, o direttamente, se l’entità del danno è molto importante su una sola Regione, o insieme al resto dell’Italia.
Se il Governo, superata una certa soglia di danno, attiva questa richiesta, noi collaboreremo con le strutture nazionali per agganciarci all’una o l’altra strada di finanziamento, però al di là dei finanziamenti che arrivano, per contrastare il momento dell’emergenza e per il superamento delle condizioni di pericolo, qui è previsto un finanziamento più ampio e complessivo che deve essere reperito e messo in programmazione da parte dello Stato per arrivare a fare tutte le opere necessarie per superare le condizioni di criticità ed evitare il riproporsi di situazioni di pericolo e di emergenza.