L’Aquila. “I dati sul bando ‘Fare Centro’ sono incoraggianti, i 20 milioni di euro disponibili sono tutti impegnati in bilancio ed abbiamo creato un nuovo Servizio per il Restart, per potenziare le
attività di rendicontazione ed avere subito le economie, così da far scorrere i progetti in graduatoria, idonei e finanziabili”. Ad annunciare l’impiego di nuovi fondi, anche se non quantificati, sul bando “Fare Centro”, la misura per ripopolare il centro storico storico dell’Aquila e del cratere del sisma, è l’assessore regionale al bilancio e al personale, Guido Quintino Liris.
L’amministratore regionale, ex vice sindaco dell’Aquila, ha la delega al Restart, il programma di ripresa socio economico “di cui Fare Centro, rappresenta un asse importante su cui occorre fare il punto”, spiega. Il bando, lanciato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, è stato spesso caratterizzato da polemiche, secondo quanto si è appreso, nelle ultime settimane si sono levate lamentele per i ritardi nella erogazione delle risorse da parte degli uffici regionali. Anche se Liris lancia una strigliata agli studi professionali finalizzata ad affrettare la rendicontazioni delle attività. Nel dettaglio, sulle domande pervenute sulla Linea A, cioè per esercizi, piccole imprese e studi professionali già attivi nel centro
storico dell’Aquila al 6 aprile 2009, “sono 147, le richieste idonee e sono state tutte finanziate”.
Sulla Linea B, quella dedicata alle nuove attività da aprire in centro storico, “delle 409 domande valutate come idonee – spiega ancora l’assessore Liris – siamo riusciti a finanziare 217 progetti ed abbiamo utilizzato tutte le risorse disponibili, per la restante graduatoria, dovremmo avviare un ragionamento politico ed intercettare ulteriori fondi oltre alle economie da reinvestire”. Per quanto riguarda la Linea C, quella dei centri storici del cratere, sono stati valutati come idonei 2 progetti sui 4 presentati. “Al 23 ottobre 2019 i fondi erogati superano i 7milioni e 290mila euro” aggiunge l’assessore “per un totale di 236 pratiche, ne restano 22 da istruire nelle rendicontazioni, consegnate peraltro dai primi di agosto al 22 ottobre, praticamente l’altro ieri”.
“Siamo a buon punto – conclude l’assessore regionale – anche se mi preme segnalare alcune criticità. Restano infatti appesi circa 88 progetti non ancora rendicontati dagli studi professionali, nonostante il termine dei 45 giorni di tempo dalla chiusura dei progetti, dei quali, ad oggi, non abbiamo ancora richieste. Rivolgo loro un appello per accelerare le pratiche, così da poter dare ai cittadini ed alle piccole attività le risposte che attendono”