Chieti. “È incredibile che dopo anni di disattenzione, su una discarica dove la magistratura sta scoprendo di tutto, c’è qualcuno che se la prende con questa amministrazione in carica che è invece l’unica componente che sta lavorando per scoperchiare questo vaso, e rimettere i sindaci nella condizione di capire e conoscere quel che accade nella discarica di loro proprietà perché il Consorzio è composto dai sindaci stessi che noi più volte abbiamo incontrato e che ci hanno dimostrato gradimento del lavoro fatto, nonostante il nostro potere di intervento con il Commissariamento, e con il lavoro di collaborazione che stiamo facendo con la Procura”. Così il presidente della Regione Marco Marsilio, oggi in conferenza stampa, in merito al lavoro svolto dalla Regione e dall’Arta, oltre che dal Commissario, subito dopo l’incendio divampato lo scorso 20 ottobre nell’impianto consortile di Valle Cena a Cupello.
Anche l’assessore regionale all’Ambiente Nicola Campitelli ha ribadito il lavoro svolto dall’ente. “Dal primo minuto ci siamo messi all’opera per tutelare in primis i cittadini. Voglio cogliere l’occasione per questo per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato quali vigili del fuoco, carabinieri, il Commissario Regionale, a struttura di Arta, i sindaci del comprensorio e la popolazione. La notte stessa ho mandato il Commissario per sapere cosa stesse accadendo, e per tutto il periodo siamo stati in contatto continuo con i tecnici dell’Arta per monitorare l’evolversi della situazione e salvaguardare la salute dei cittadini dal rischio anche radiologico, con prelievi in vari punti e che hanno dato fortunatamente esito negativo. Non possiamo garantire e sapere noi, quali tipi di rifiuti ci sono. C’è un’indagine”, ha detto l’assessore Campitellim “in corso della magistratura e quindi aspettiamo che gli accertamenti vadano avanti. Abbiamo lavorato senza sottovalutare il problema, anche perché i rifiuti non hanno un colore politico. Se gestiti bene possono essere una risorsa. Se gestiti male diventano un dramma, ma noi abbiamo lavorato per salvaguardare la cittadinanza”.

