Chieti. In seguito alla visita dell’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, all’ospedale di Chieti – in particolare presso le unità operative di Clinica Medica, Radioterapia, Patologia chirurgica, Cardiochirurgia, Centrale 118 e Laboratorio Analisi – anche il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, ha incontrato il personale dell’ospedale del capoluogo teatino.
Medici, rappresentanti delle professioni sanitarie e dirigenti amministrativi si sono confrontati con il manager, che ha dato loro un compito chiaro: far crescere la produttività e portarla a misura di Dea di II livello, poiché gli attuali 70 milioni di euro l’anno per i ricoveri ordinari sono assolutamente insufficienti per differenziare un Hub dalle strutture Spoke.
Schael ha invitato il personale a “proiettarsi in una dimensione elastica”, dove il luogo di lavoro non debba necessariamente essere sempre lo stesso. Interdisciplinarietà, integrazione ospedale-territorio, aumento della produzione, informatizzazione e mobilità del personale sono le parole d’ordine di Schael con l’obiettivo chiaro di “inventare un nuovo modo di fare salute”, che comporta una “necessaria ridefinizione dei ruoli di professionisti e delle strutture”.
“La credibilità di questa azienda si gioca tutta sulla fiducia della popolazione residente. Dobbiamo servire quanti vivono qui e che, per varie ragioni, scelgono di farsi curare altrove. A loro dobbiamo guardare e non a qualche paziente di altra regione che passa di qui una volta” ha affermato Schael. “Sul fronte del personale e dell’ammodernamento tecnologico l’azienda farà la propria parte, ma i
conti severi, con 33 milioni di euro di perdita, ci obbligano a un’inversione di marcia. Senza dimenticare che siamo una rete e possiamo pertanto decidere quali attività fare dove, secondo una logica di flessibilità e mobilità”.
Schael ha infine ribadito il ruolo fondamentale dell’università, definita “straordinaria ricchezza”, chiamata a dare un contributo essenziale nella formazione dei professionisti che devono dare risposte adeguate ai nuovi bisogni di salute della popolazione.



