Lanciano. E’ stato prolungato fino alle 22 di lunedì prossimo, 14 ottobre, lo
stop produttivo alla Sevel di Atessa (Chieti), a causa del mancato arrivo del materiale per l’assemblaggio del furgone Ducato. Il blocco è conseguente al sequestro dei macchinari dello stabilimento Fca di Cassino, a Piedimonte San Germano (Frosinone), disposto nell’ambito delle indagini della Procura di Cassino a seguito dell’incidente nel quale è morto, il primo ottobre scorso, un operaio quarantenne.
Il fermo produttivo in Sevel è scattato ieri ed è stato confermato anche per i turni di oggi. Di conseguenza hanno chiuso anche molte aziende dell’indotto che, fa sapere il segretario Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi, “conta 20 mila persone in tutte le fabbriche di cui si serve Sevel” in Val di Sangro. Al momento, secondo il sindacato, restano dubbi sul fatto che si sia in grado di ripartire con la produzione martedì prossimo. “La situazione è angosciante, soprattutto per la morte sul lavoro di un operaio, che non ha mai spiegazioni – dichiara Manzi – Del resto, la magistratura deve fare la sua inchiesta”.