L’Aquila.“Ma è mai possibile inchiodare una Regione sulle nomine, tra l’altro di uno, Zavattaro, assolutamente non rimpianto da nessuno, quando è stato alla ASL , ed ora pretende anche di avere uno stipendio più alto, notizia mai smentita. Andrebbe sbattuto fuori dalla porta dell’Abruzzo. Dovrebbe essere onorato lavorare per la nostra Regione, ma ormai dal romano Marsilio a Zavattaro l’Abruzzo è diventata terra di conquista. Ho letto che Zavattaro vorrebbe una preventiva certificazione dei debiti, ha ragione, cominciamo da quelli che ha lasciato lui.
Ciò che mi sconvolge è la faccia tosta di questi nuovi signorotti a cui non interessa nulla dell’Abruzzo assetati come sono di poltrone mentre dovrebbero almeno, contemporaneamente, pensare anche a governare.
Basta farsi una camminata in Regione, nella maggior parte degli uffici tutto è fermo alla ordinaria amministrazione, con assessori assenti , senza progetti e guida.
Dopo la sentenza del TAR sui trasporti che si fa ? Dopo il copia incolla della programmazione sanitaria di Paolucci, dopo le istanze territoriali e le promesse elettorali che si fa ? Sulla Zes e sulle Autorità portuali che si fa ? Sulle emergenze idriche che si fa ? Tutto bloccato fino a quando non concordano il colore della pelle dell’ultimo sgabello.
La maggioranza ha diritto a nominare chiunque, ma nessuno ha diritto ha giocare con ricatti e freni sulla azione di governo, come si legge ogni giorno, senza vergogna. Non hanno la facoltà di governare, ma il dovere.
Le uniche cose fatte e deliberate sono attuazioni del lavoro derivante dalla precedente legislatura, a partire dal Masterplan unica risorsa finanziaria a cui quattordici mesi di governo nazionale della Lega non hanno aggiunto neanche un euro.”