L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel suo intervento pronunciato all’interno della Basilica di Collemaggio, ha spiegato che “questa edizione è stata particolarmente sentita dalla curia aquilana, dall’amministrazione comunale, dai cittadini tutti, dai numerosi turisti, dagli artisti che hanno dato vita agli eventi.
Il motivo sta nella coincidenza con la ricorrenza del decennale del sisma e, mai come quest’anno, la comunità dei fedeli e quella dei cittadini si è ritrovata a celebrare e a ricordare le vittime e nel contempo a confidare in Dio e a lavorare per la rinascita della città, nel nome di Celestino V e del giubileo, di cui la municipalità è attenta e orgogliosa custode. Il decennale ci ha portato a interrogare la parola di Dio con più vigore e a rileggere la Bolla del Perdono con maggiore consapevolezza, ricevendone nuova luce. Quella luce che, alle 3.32 del 6 aprile 2009, ci sembrava impossibile tornare a vedere”.
Secondo Biondi, “gli occhi, il sorriso e la vitalità rappresentati da Sara Luce e Federico Vittorini, scelti per vestire i panni di Dama della Bolla e Giovin Signore, sono il simbolo di una terra che resiste e va avanti, di una speranza nel futuro che è tornata a riaccendersi e a brillare nei cuori di ognuno di noi. Purtroppo, il buio stenta a diradarsi per le popolazioni del centro Italia, che tre anni fa, in coincidenza con la nostra Perdonanza, hanno vissuto, anche loro, lutto e distruzione” ha continuato.
“Qui, oggi, all’interno di questa basilica di Collemaggio, così evocativa e spirituale, chiediamo a Celestino V di proteggere questi nostri fratelli nel dolore e, davanti alle sue spoglie,rivendichiamo l’impegno affinché la politica” ha concluso il sindaco dell’Aquila “diventi definitivamente governo del bene comune”.