Teramo. Protesta in Regione, a Pescara, di un gruppo di cittadini residenti in localita’ Molino San Nicola di Bellante (Teramo). Chiedono la riapertura del passaggio a livello situato nei pressi delle loro abitazioni, dopo la chiusura effettuata la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio con un “blitz notturno delle Ferrovie mentre su festeggiava l’arrivo del nuovo anno “. La chiusura, spiegano, e’ avvenuta “per accordi tra Provincia e Ferrovie” e viene contestata perche’ “non esiste un altro passaggio pedonale per uscire dal quartiere ed esiste il rischio alluvione del fiume Tordino. Il passaggio a livello sarebbe l’unico passaggio sicuro in caso di allagamento e va ricordato che questa zona e’ stata gia’ interessata da alluvioni in passato”. La protesta e’ stata proposta in concomitanza con un incontro in Regione a cui hanno partecipato anche il presidente del comitato di quartiere Fidalma Gualdambrini e il sindaco Mario Di Pietro. I cittadini hanno lanciato il loro appello anche al presidente della Regione D’Alfonso incontrandolo nell’atrio del palazzo di viale Bivio dove si sono sistemati con cartelli e striscioni. E in risposta alla protesta arriva il sotopasso pedonale. Saranno le Ferrovie Italiane che hanno già’ una convenzione aperta con la Regione e ditte immediatamente disponibili, a realizzare il sottopasso ciclo-pedonale a servizio dei residenti di Molino San Nicola a Bellante: le risorse, circa 300 mila euro, ce le metterà la Regione. L’opera dovrebbe essere realizzata in quattro mesi. La Provincia, invece, nei prossimi giorni adeguerà’ il sottopasso carrabile esistente con la realizzazione di marciapiedi e l’illuminazione mentre il Comune dovrebbe provvedere a realizzare un sottopasso pedonale provvisorio che sarà’ utilizzato in attesa di quello definitivo. Il passaggio a livello pero’ rimarrà’ chiuso per “ragioni di sicurezza”: lo hanno ribadito questa mattina i rappresentanti delle Ferrovie Italiane (fra gli altri Stefano Morellina capo compartimento di Ancona) nel corso della riunione che si è’ svolta in Regione alla presenza del presidente Luciano d’Alfonso, del sindaco di Bellante, Mario Di Pietro, del consigliere provinciale incaricato per la viabilità’, Mauro Scarpantonio. Al tavolo anche il dirigente provinciale Leo Di Liberatore e l’ingegnere Dario Melozzi. La chiusura dei passaggi a livello di quella tipologia è prevista nel piano nazionale per la sicurezza la cui realizzazione e’ considerata “indifferibile” dalle Ferrovie che, secondo la convenzione stipulata a suo tempo con gli enti locali, avrebbero dovuto eliminare quello di Bellante già’ dal 2006.